A Meda calzolaio intasca i soldi e chiude: clienti infuriati
Risulta irreperibile un artigiano 55enne, residente a Nova Milanese ma non bottega in città.
A Meda un calzolaio con negozio in via Cialdini ha intascato i soldi e ha chiuso: clienti infuriati.
Tre cartelli fuori dal negozio
«Per cortesia, ormai sono tre mesi che mi prendi in giro. Almeno ridammi le scarpe». «Devo ritirare la mia borsa, ho pagato dieci euro in anticipo. Dove c...o ti trovo?». E ancora: «Mercoledì 8 febbraio vengo al mattino a prendere le scarpe. Grazie».
Tre fogli affissi alla saracinesca abbassata da ormai due settimane. Tre avvisi che suonano come un ultimatum, che però non ha sortito l’effetto sperato.
Calzolaio intasca i soldi e chiude
Sì, perché il calzolaio Giuseppe Gloria, 55enne residente a Nova Milanese ma con bottega in via Cialdini a Meda, ha chiuso la serranda senza dare spiegazioni, intascandosi i soldi dei clienti, che hanno pagato in anticipo, e trattenendo pure le loro scarpe, borse e cinture.
Risulta irreperibile
Chi è riuscito a recuperare il numero di cellulare e a chiamarlo non ha ricevuto alcuna risposta e tutt’oggi, contattato ripetutamente anche dal Giornale di Seregno, risulta irreperibile. L’artigiano lavora da anni in città: prima operava in uno spazio in piazza Cavour, poi si è spostato nella vicinissima via Cialdini. Ad affiancarlo nell’attività c’era anche l’anziano padre, che però da qualche tempo si è ritirato.
Lamentele dall'inizio dell'anno
I clienti, alcuni anche storici, non hanno mai avuto particolari problemi, fino all’inizio di quest’anno. Il «caso» è scoppiato infatti a gennaio, quando il calzolaio, in base a quanto riferito dai clienti, senza alcun preavviso teneva chiusa la bottega per giorni interi, per poi riaprirla al massimo una volta a settimana. Già allora c’erano state delle lamentele, che però sono sfociate in una vera e propria protesta solo negli ultimi giorni, dopo che il professionista ha chiuso la serranda senza aver consegnato la merce riparata.
I clienti infuriati: "Ci ha fatto le scarpe"
«Ci ha proprio fatto le scarpe», tuonano alcuni clienti, tra l’incredulo e l’amareggiato.
Alcuni di loro, arrabbiati e decisi a riavere, se non i soldi, almeno le proprie calzature (alcune anche di un certo valore), diverse volte si sono radunati davanti all’entrata del negozio, sperando prima o poi di trovarlo aperto. Ma nulla. E così qualcuno, esasperato, ha pensato di attaccare una sorta di post it sulla saracinesca, usando termini piuttosto coloriti.
La lista di chi rivuole indietro calzature, borse e cinture è molto lunga
La lista dei clienti che si sentono presi in giro è molto lunga: c’è chi rivuole indietro la cintura e chi, avendo portato al calzolaio le scarpe che avrebbe dovuto indossare al matrimonio del figlio, alla fine ha dovuto comprarne un altro paio per la cerimonia. Qualcuno ha addirittura manifestato l’intenzione di denunciare il fatto ai Carabinieri.