A Meda la solidarietà passa dai condomini
L'iniziativa promossa da Giovanna Regalia ha "contagiato" vari complessi residenziali della città.

Ai tempi del coronavirus a Meda la solidarietà passa anche dai condomini. Lo sanno bene Giovanna Regalia e chi, come lei, in questi giorni sta raccogliendo derrate alimentari nell’atrio dei complessi condominiali, sensibilizzando i vicini di scala e di pianerottolo sulla necessità di dare un aiuto alle famiglie bisognose.
La solidarietà non si ferma
Un’iniziativa partita dai condomini ai civici 12 e 14 di via Pace, ma che a poco a poco, grazie al passaparola, ha «contagiato» anche altri complessi residenziali, arrivando anche in via Colombara, nella zona verso Lentate. Un’ondata di bene che scalda davvero il cuore in un momento così complicato. Tutto è nato da un’idea di Regalia, che da anni collabora con il banco alimentare di Seveso e ha saputo gestire perfettamente il tutto. «Purtroppo a causa dell’emergenza sono saltate due iniziative importanti per la nostra comunità e per le famiglie in difficoltà: la raccolta alimentare quaresimale in occasione delle messe e a marzo la settimana del “Donacibo” nelle scuole, un progetto educativo per sensibilizzare i più giovani sull’importanza di non sprecare il cibo e di donarlo a chi ha bisogno - spiega - Durante un collegamento online tra volontari abbiamo pensato a cosa avremmo potuto fare, così ho proposto di organizzare una sorta di raccolta alimentare nell’atrio del condominio in cui abito».
Al via la raccolta alimentare negli atri dei condomini
Una proposta che è piaciuta subito, così la medese, armata di buona volontà, si è messa subito all’opera: «Sugli zerbini di tutti i residenti, una cinquantina, ho lasciato un foglietto per illustrare l’iniziativa con allegati due volantini, uno sul “Donacibo” e l’altro con i codici Iban dei conti correnti delle tre associazioni caritative di Meda alle quali è possibile fare una donazione, San Vincenzo De Paoli, Movimento per la vita e Centro d’ascolto Caritas. In questo modo chi preferisce dare un contributo economico piuttosto che donare cibo ha sottomano tutti i riferimenti». Non solo: «Nell’ascensore ho lasciato un altro avviso, ricordando che all’ingresso del condominio c’erano gli scatoloni e ognuno poteva lasciare quello che voleva. Il 30 aprile abbiamo raccolto il tutto: siamo riusciti a riempire dieci scatoloni con derrate alimentari come pasta, riso, olio e tanto altro. Poi li abbiamo portati nella saletta dell’oratorio Santo Crocifisso che ci ha messo a disposizione la Comunità pastorale e nei prossimi giorni la San Vincenzo, con l’aiuto del Gruppo alpini, si occuperà della distribuzione alle famiglie».
Un'ondata di bene da via Pace a via Colombara
Qualche giorno dopo la stessa iniziativa è stata replicata con successo nel complesso «Ca’ mia» di via Colombara, dove abitano Felice Asnaghi e Antonio Molteni, che hanno prontamente raccolto l’appello di Regalia: «Siamo 45 famiglie e anche noi, con il contributo di tutti, abbiamo raccolto una decina di scatoloni. Una risposta davvero notevole». E prossimamente saranno altri i complessi di Meda ad aderire. «Siamo davvero soddisfatti - conclude Regalia - E’ un’iniziativa semplice, ma che mette in risalto un bel tessuto solidale».