Ordinanza

A Seveso il sindaco vieta alcolici nei parchi e nelle stazioni

Non consentiti neppure comportamenti irrispettosi della quiete e del riposo dei cittadini.

A Seveso il sindaco vieta alcolici nei parchi e nelle stazioni
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Ordinanza firmata da Alessia Borroni, sindaco di Seveso, che vieta il consumo di bevande alcoliche nei parchi e nelle stazioni.

No al consumo di bevande alcoliche

Vietato il consumo di bevande alcoliche in alcune aree della città fino al 31 ottobre. Lo sancisce un’ordinanza firmata giovedì 29 giugno dal sindaco Alessia Borroni: un invito rivolto dalla Prefettura che il Comune ha voluto subito adottare. Ordinanza che è entrata subito in vigore e che vieta il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle stazioni ferroviarie di Seveso centro e Baruccana e nelle aree limitrofe per l’intero arco della giornata. Vietato il consumo anche in tutti i giardini, parchi pubblici, piazze, parcheggi, luoghi di aggregazione spontanea della città e aree limitrofe a partire dalle 18 sino alle 8 del giorno successivo.

Vietati schiamazzi e comportamenti irrispettosi

L'ordinanza non riguarda però solo il divieto di consumo di bevande alcoliche in pubblico. In tutto il territorio comunale da domenica a venerdì, dalle 22 alle 8 del giorno successivo e sabato dalle 23 alle 8 della domenica, non è consentito tenere comportamenti irrispettosi della quiete e del riposo dei cittadini, come giocare con la palla, diffondere musica ad alto volume, schiamazzare o tenere qualsiasi altro comportamento di disturbo.
Una soluzione attuata dall'Amministrazione per combattere l’incuria e applicata per via di segnalazioni sempre più crescenti da parte dei cittadini inviate alla Polizia Locale.

"Ordinanza non deve essere vista come dittatura"

In merito si è espressa così Alessia Borroni:

"Da qualche anno a questa parte l’arrivo dell’estate è diventato quasi un incubo per alcuni cittadini sevesini a causa dell’inciviltà e dell’egoismo di persone che per mancanza di rispetto nei confronti degli altri fanno rumore e disturbano la quiete pubblica - sottolinea - Questa ordinanza non deve essere vista come una forma di dittatura bensì ha semplicemente lo scopo di far capire che tutti i cittadini hanno il diritto di vivere la bella stagione al meglio e soprattutto, la sera e la notte, riposarsi senza avere l’assillo della musica ad alto volume sotto casa oppure degli schiamazzi, magari provocati dallo stato di ubriachezza di una o più persone".

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