L'aggressione a Ferragosto

Accoltellò il vicino perché infastidito dai suoi cani: condannato

La decisione del giudice del Tribunale di Monza

Accoltellò il vicino perché infastidito dai suoi cani: condannato
Pubblicato:

Condannato a quattro anni l'uomo che accoltellò il vicino di casa perché infastidito dai cani.

Accoltellò il vicino perché infastidito dai suoi cani

I fatti si erano verificati a Ferragosto in un caseggiato popolare di via Bramante da Urbino, a Monza. Responsabile dell'aggressione un 60enne, tuttora in carcere, solito scatenare liti furibonde e rivolgere minacce ai vicini. Un comportamento culminato il giorno di Ferragosto con la terribile aggressione commessa ai danni di un vicino di casa col quale, in passato, aveva più volte discusso.

"Abbaiavano troppo"

A far scattare la violenza sarebbe stata quella che, secondo lui, era la gestione non consona dei cani della vittima. «Abbaiavano troppo», avrebbe poi detto alla Polizia. L'uomo era stato arrestato con l'accusa di aver accoltellato all'addome il vicino di casa, per poi tentare di fuggire, nascondendo uno dei due coltelli utilizzati nell'aggressione, sotto un materasso abbandonato per strada, non lontano dall’abitazione.

L'intervento della Polizia

Ad allertare la Polizia di Stato - precipitatasi sul posto nel giro di pochi istanti - era stata un’inquilina che, sentendo delle grida disperate provenire dalle scale, ha dato l’allarme. Una volta arrivati in via Bramante da Urbino, gli agenti avevano trovato la vittima seduta su una delle panchine del cortile dell’edificio, con la maglietta sporca di sangue all’altezza dell’addome.

Il coltello da cucina

Non appena li aveva visti, l’uomo aveva consegnato loro uno dei due coltelli col quale era stato colpito, spiegando loro di conoscere l’aggressore, che si era da poco allontanato in tutta fretta. Sulla base della descrizione fornita dalla vittima, gli equipaggi delle Volanti avevano iniziato immediatamente la ricerca dell’autore del reato, rintracciandolo, con i pantaloni sporchi di sangue, in una via vicina nel mentre, alla vista delle pattuglie, tentava di nascondere l' altro coltello da cucina di lunghezza complessiva di 35 centimetri sotto un materasso abbandonato in strada.

La testimonianza della vittima

L’aggressore, immobilizzato,  aveva riferito spontaneamente agli agenti di aver accoltellato poco prima il giovane nel pianerottolo del condominio per un diverbio generato dal comportamento dei cani della vittima. Al culmine della lite si era recato presso la propria abitazione per prendere due grossi coltelli da cucina per poi raggiungere nuovamente l’uomo colpirlo all’addome, all’altezza del costato. Solo i riflessi della vittima avevano impedito che la ferita fosse più grave: indietreggiando, infatti, era stato colpito con minore violenza.

Arrestato il responsabile

Il ferito era stato trasportato all’ospedale San Gerardo in codice giallo, non in pericolo di vita ed era stato poi dimesso con dieci giorni di prognosi per ferita lacerocontusa sulla parte destra dell’addome all’altezza del fegato.
L’aggressore, un cittadino italiano 60enne con precedenti per spaccio di droga, furto, rapina, minacce e possesso di oggetti atti a offendere, specie coltelli di grosse dimensioni, residente nello stesso palazzo della vittima, non era nuovo a episodi di disturbo all’interno del condominio.

Una lunga lista di precedenti

Spesso ubriaco, aveva più volte intrapreso accese discussioni con i condomini per i motivi più futili, che di frequente sono culminate con minacce di morte. In particolare, a maggio, era stato segnalato da diversi condomini perché, in stato di alterazione, aveva infranto la finestra dell’androne e, brandendo un coltello e un accendino, aveva minacciato di dare fuoco all’edificio, riuscendo a danneggiare con le fiamme l’appartamento al terzo piano dello stabile. Indagato per tale motivo dalla Questura di Monza, era stato anche denunciato anche per aver appiccato un incendio in Villa Mirabello nel Parco.
Il 60enne era risultato altresì sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali e per tale motivo l’arresto è stato segnalato anche al competente Tribunale di Sorveglianza di Milano che aveva immediatamente revocato il provvedimento.

Ora è arrivata la condanna in Tribunale a Monza per l'aggressione al vicino.

Seguici sui nostri canali
Necrologie