Accusato d'aver tentato di uccidere la fidanzatina: 21enne scarcerato

S’è fatto cinquanta giorni di carcere, invece Ruvolo era (quasi) innocente

Accusato d'aver tentato di uccidere la fidanzatina: 21enne scarcerato
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Il 21enne Roberto Ruvolo protagonista nell'agosto scorso di una furiosa lite finita nel sangue con la fidanzata

Scarcerato Roberto Ruvolo

Ha passato cinquanta giorni dietro le sbarre con l’accusa d’aver tentato di uccidere la fidanzata. E invece una perizia ha dimostrato che le cose non stavano così.

E’ stato scarcerato sabato il 21enne Roberto Ruvolo, protagonista l’agosto scorso di una furiosa lite finita nel sangue con la fidanzata 23enne Veronica Rodi. I due, nella notte fra il 10 e l’11 agosto, si trovavano nell’appartamento di lui in via Poliziano, a Cantalupo: un litigio scoppiato in casa e poi finito nella tromba delle scale del condominio.

Quando i Carabinieri, allertati dai vicini, sono arrivati sul posto, li hanno trovati entrambi a terra in un lago di sangue: lei aveva una ferita alla nuca, lui alla vista dei militari s’è alzato brandendo un coltello e gli si è scagliato contro.
Una scena apparentemente inequivocabile, tanto che per il giovane meccanico si sono immediatamente aperte le porte del carcere Sanquirico, anche se la ragazza, ricoverata in ospedale, aveva da subito sostenuto di non esser stata colpita dal fidanzato.

Veronica "caduta dalle scale"

"La Procura s’è mossa molto correttamente - ha spiegato l’avvocato di Ruvolo, Nicolas Colnaghi - Il mio assistito sin dall’inizio ha professato la propria innocenza e la perizia disposta dal pm gli ha dato ragione: Veronica dev’essersi ferita battendo la nuca dopo una caduta sulle scale".

Resta l'accusa di aggressione

A questo punto il sostituto procuratore Vincenzo Nicolini chiederà l’archiviazione del capo d’imputazione, anche se resterà per il giovane l’accusa di aver aggredito i Carabinieri, per la quale però potrebbe anche essere trattato un risarcimento. "Dopo l’accesa lite e tutto quel che ne è seguito - ha spiegato ancora l’avvocato - il mio assistito non era lucido. Quando s’è visto di fronte i militari e ha capito di cosa lo stavano accusando, ha perso la testa, reagendo in malomodo".

Veronica e Roberto ancora insieme

Nel frattempo la ragazza, poi dimessa dall’ospedale un paio di settimane dopo, ha continuato ad aspettare. Un amore difficile, il loro: la furiosa lite era arrivata al termine di un’escalation di tensioni, anche in luoghi pubblici. Il padre di lui s’era anche espresso sostenendo che sarebbe stato meglio tenere lontano i due ragazzi...

Ora Veronica e Roberto si sono riabbracciati: l’augurio è che possano voltare pagina e ricominciare tutto daccapo.

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