Lutto

Addio a don Didier, si era ammalato di Covid in Camerun

Il sacerdote 46enne venuto in Italia per studiare, è rimasto a Varedo fino al 2019

Addio a don Didier, si era ammalato di Covid in Camerun
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Addio a don Didier, si era ammalato di Covid in Camerun. Il sacerdote 46enne venuto in Italia per studiare, è rimasto a Varedo fino al 2019

Addio a don Didier, si era ammalato di Covid

Sgomento e profondo dolore per la scomparsa di don Didier Angounou. Il sacerdote, originario di un villaggio nel sud del Camerun, aveva 46 anni ed era molto conosciuto a Varedo e alla Valera. E’ venuto a mancare la scorsa settimana a causa del Covid. Don Didier da un paio d’anni era tornato nel suo Paese, dove si era ammalato di coronavirus solo pochi giorni fa, ma le sue condizioni si sono rapidamente aggravate ed è spirato.

Ha vissuto a Varedo fino al 2019

La terribile notizia della sua prematura scomparsa ha scosso l’intera comunità. Erano tante le persone che  volevano bene a don Didier e che nel corso degli anni trascorsi a Varedo hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il suo animo generoso.  Il sacerdote era venuto in Italia per studiare teologia pastorale. Ha vissuto per tre anni in una parrocchia ad Abbiategrasso, poi verso il 2013 è arrivato nella comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli, aiutando i sacerdoti nel servizio pastorale prima a Varedo e poi alla Valera. Dopo aver conseguito la laurea, nel 2019 è rientrato in Camerun dove è diventato parroco di una piccola comunità.

Stile semplice e modi affabili

Addolorato  anche don Giuseppe Grisa. "Se n’è andato in pochi giorni, sapevamo che era malato ma non ci saremmo mai aspettati una notizia del genere, siamo rimasti tutti esterrefatti - ha ammesso il parroco - Gli dedicheremo una Messa di suffragio nelle parrocchie di Varedo e della Valera, così potranno partecipare tutte le persone che gli hanno voluto bene". Don Didier in città ha lasciato il segno. "Era una bella figura, nella comunità si è fatto apprezzare per il suo stile semplice e i suoi modi affabili - ha continuato don Giuseppe - Era molto generoso, quello che aveva lo divideva con le persone bisognose e mandava sempre qualcosa alla sua famiglia in Camerun".

La raccolta fondi per il pozzo d'acqua

Una volta rientrato in Africa, il sacerdote non era più tornato a Varedo ma aveva comunque mantenuto un forte legame con i sacerdoti e i parrocchiani.  "Ci si sentiva spesso per telefono e come comunità lo avevamo aiutato a Natale dell’anno scorso con una raccolta fondi per costruire un pozzo d’acqua nel suo villaggio. E’ stata l’ultima cosa che siamo riusciti a fare per lui", ha ricordato don Giuseppe.

"Grazie per il vostro sostegno e amore"

Grazie al buon cuore dei varedesi, era stata raggiunta la cifra necessaria a costruire l’opera pubblica nella piccola comunità camerunense, così gli abitanti del villaggio, per attingere l’acqua potabile, non sarebbero più stati costretti a percorrere due chilometri a piedi.  "Un pozzo è vita, la vita che voi avete donato a noi. Grazie per il vostro sostegno e amore. Grazie per aver alleggerito la nostra pena. Che Gesù Bambino benedica ognuno di voi, che vi aiuti a rimanere nel suo amore, dandoci ogni giorno l’acqua che dà la vita", con queste parole don Didier aveva ringraziato i varedesi per il loro gesto di solidarietà.

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