il ricordo

Addio a Giulio Giorello "Con libero pensiero ha illuminato la cultura”

Galli: "Mi piace ricordare Giorello, geniale e originale collega accademico, intellettuale di razza anche per il coraggio con cui ha affrontato a viso aperto il virus, con la voglia di guardare avanti, a 75 anni, per intravvedere il futuro, come faceva sempre".

Addio a Giulio Giorello "Con libero pensiero ha illuminato la cultura”
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E’ morto ieri a Milano a 75 anni il filosofo Giulio Giorello.  Nato a Milano nel 1945 Giorello si è laureato in Filosofia nel 1968 e in Matematica nel 1971. Per anni fu titolare della cattedra di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi di Milano. Dalle prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si sono ampliarono verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. Diresse presso l’editore Cortina di Milano la collana Scienza e idee.

Addio a Giulio Giorello

“La morte del professor Giulio Giorello è una perdita per tutti. Milanese di nascita, ha insegnato in diverse prestigiose Università italiane e, recentemente, è stato docente di Filosofia della scienza presso l’Università degli Studi di Milano. Il suo pensiero sulla libertà e democrazia ha caratterizzato anche la mia formazione di politico, ebbi modo di incontrarlo più volte, ricordo in particolare nel 2009 durante il festival ‘Storie di Scienza’ che si tenne a Varese, quando all’epoca ero sindaco”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ricorda sulla sua pagina Facebook l’epistemologo Giulio Giorello, venuto a mancare ieri sera.

“Con libero pensiero ha illuminato la cultura”

“Mi confrontai da giurista con la sua definizione della democrazia – prosegue Fontana – ossia di quel modello ‘sempre in conflitto fra diverse visioni del bene e dalla ricchezza di una coscienza che in tanto è libera in quanto è sempre capace di emanciparsi dalla presa di apparati coercitivi di diverso segno e natura’”.

“Alla sua famiglia e ai suoi cari – conclude il presidente Fontana – esprimo le mie condoglianze, quelle della Giunta e di tutti i lombardi”.

La figura dell’intellettuale milanese è ricordata anche dall’assessore regionale all’Autonomia e alla Cultura Stefano Bruno Galli : “In cauda venenum. La coda finale del maledetto coronavirus ci ha portato via anche Giulio Giorello. Un intellettuale che con il suo libero pensiero ha illuminato la cultura italiana, la cultura lombarda e la sua Milano”.

“Definirlo solo filosofo o studioso – continua l’assessore Galli – mi sembra irrispettoso per una mente libera e curiosa, fuori dagli schemi, che ci ha raccontato la scienza e la sua filosofia, del corpo e dello spirito, passando dalla psicologia all’antropologia. Ci ha raccontato la religione e la laicità analizzando il nostro presente e il nostro essere”.

“Mi piace ricordare Giorello, geniale e originale collega accademico, intellettuale di razza – dice ancora il titolare della delega alla Cultura in Giunta regionale – anche per il coraggio con cui ha affrontato a viso aperto il virus, con la voglia di guardare avanti, a 75 anni, per intravvedere il futuro, come faceva sempre. Una preghiera per Giulio e condoglianze a sua moglie, sposata appena tre giorni fa”.

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