addio alla volontaria

In Kenya i bambini dicono addio alla loro "mamma" monzese. Micaela aveva 51 anni

La 51enne monzese si era trasferita in Africa alcuni anni fa per dedicarsi al volontariato. Lascia la mamma e il fratello. 

In Kenya i bambini dicono addio alla loro "mamma" monzese. Micaela aveva 51 anni
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Addio in Kenya a Micaela De Gregorio. La 51enne monzese si era trasferita in Africa alcuni anni fa per dedicarsi al volontariato. Lascia la mamma e il fratello.

Dal Kenya la notizia della morta di Micaela De Gregorio

Rimarrà in Kenya, a Mombasa, luogo che alcuni anni fa aveva fatto scoccare in lei la scintilla che l'aveva poi portata a lasciare Monza e a trasferirsi in Africa per fare la volontaria.

La notizia della morte di Micaela De Gregorio, monzese, 51 anni, è arrivata domenica sera in città, proprio dall'ospedale di Mombasa dove era arrivata in condizioni critiche per l'aggravarsi di un virus intestinale. La volontaria lascia la mamma Rosella che vive in via Amati e il fratello che invece è residente a Milano.
La storia di Micaela De Gregorio è una di quelle che non possono non colpire al cuore.

Dopo le scuole medie, Micaela si era iscritta allo Zucchi, ma il biennio del Ginnasio non aveva assecondato le sue aspirazioni scolastiche e aveva allora completato gli studi in una scuola professionale di Lissone dove si era diplomata come grafica pubblicitaria. Proprio in quell’ambito aveva poi iniziato a lavorare a Milano.

La decisione di mollare tutto e fare la volontaria

Fino appunto a circa otto anni fa quando era arrivata la svolta: un viaggio in Africa e da lì a poco la decisione di mollare tutto e trasferirsi là. Micaela lasciò il lavoro, vendette il suo monolocale, la sua macchina e si trasferì a Mombasa come volontaria.
Negli anni scorsi avevamo avuto modo di raccontare anche sulle pagine del Giornale di Monza che oggi ospita un lungo ricordo, la sua attività di volontaria in Kenya.

Micaela aveva infatti dato vita a "Likoni Yetu" una realtà agganciata all'attività di solidarietà in quelle zone: nella fattispecie, la preparazione dei pranzi, la distribuzione di materiale per gli orfanotrofi (letti a castello, coperte, lenzuola, medicinali, igienizzanti) oltre all'attività educativa nelle scuole, soprattutto per quanto riguarda attività di sostegno e fuori dagli orari canonici delle strutture.

La preoccupazione per il Coronavirus

L’ultimo aggiornamento da Mombasa, legato all'emergenza coronavirus (una preoccupazione non da poco in quei territori) era arrivato il 6 aprile e in quell’occasione Micaela non aveva nascosto una certa preoccupazione comunicando un bollettino medico di 110 infetti e tre morti e lanciando proprio ai tanti amici italiani una richiesta di aiuto per quanto riguardava l’acquisto di termometri e Tachipirina.

Tanti amici la sostenevano a distanza

Un’iniziativa che aveva seguito di poche settimane un analogo campanello d’allarme che il 12 marzo aveva lanciato ai tanti amici monzesi che la seguivano e sostenevano con affetto: in quell’occasione Micaela aveva raccontato di come si stesse organizzando per preparare delle boccette di disinfettante da distribuire alle famiglie di Likoni e nel villaggio di Ziwani.
Prodotti igienizzanti da consegnare non solo le famiglie dei bambini con il sostegno, ma anche a due orfanotrofi e alla scuola primaria di Timbwani.

Il ricordo anche sul giornale locale

Nella mattinata di ieri, Micaela è stata ricordata anche dal quotidiano on line Malindikenya.net che segue in modo particolare gli italiani nel Kenya: "una volontaria dal cuore grande, una amabilissima mamma bianca per tanti bambini del posto", il ricordo e l’omaggio del giornale locale.

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