Chiesa di Lissone in lutto

Addio a padre Enrico: il prete con la passione per la montagna

Il sacerdote 81enne dopo un incidente sulle Alpi comasche era rimasto invalido

Addio a padre Enrico: il prete con la passione per la montagna
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Addio a padre Enrico, Lissone piange la scomparsa di uno dei "suoi" betharramiti.

Addio a padre Enrico Mariani

Un’esistenza lunga scandita dalle tante difficoltà e sfide che, però, non hanno scalfito la sua voglia di lavorare e di mettersi a servizio per il prossimo e della sua comunità.

La scorsa domenica è mancato nella Casa della Congregazione di Albavilla in Provincia di Como padre Enrico Mariani.

Il sacerdote betharramita, nativo di Lissone, è morto a 81 anni nella comunità dove risiedeva dal 2003. Padre Enrico, dopo gli studi nel seminario della Diocesi di Milano era entrato nella Comunità dei Padri Betharramiti del Sacro Cuore.

Svolse il suo brevissimo ministero nella piccola parrocchia di Valsolda, tra il 1968 e il 1970, dedicando tutto il suo tempo ed energie ai ragazzi che radunava negli spazi della vecchia canonica di Cressogno.

Il drammatico incidente

Era ancora un giovane prete quando, dopo soli quattro anni di ministero sacerdotale, nel 1973 rimase coinvolto in un grave incidente in montagna. Una delle passioni più grandi dell’81enne era proprio quella per i monti, le Alpi e per le lunghe camminate meditative tra le alture al confine con la vicina Svizzera.

Una passione che, però, gli costò moltissimo.

Padre Mariani, che prestava il suo servizio nella comunità del Santuario della Caravina sulle sponde del Lago di Lugano, durante un’escursione mentre si trovava da solo sul Monte dei Pizzoni scivolò in un dirupo dove rimase fino al giorno seguente.

Solo dopo molte ore infatti il sacerdote era stato recuperato dai soccorritori ma, nonostante le cure, i danni subiti gli avevano compromesso il movimento e l’autonomia.

Il ricordo del prevosto

A ricordarlo, a nome di tutta la chiesa lissonese e della comunità pastorale, ci ha pensato il prevosto don Tiziano Vimercati.

Padre Enrico ha dovuto adattarsi ad una vita e a un ministero molto diversi rispetto alle sue attese iniziali, gli era rimasta solo la vita di comunità e la preghiera. Nelle diverse comunità di Monteporzio, della Caravina e di Albavilla, in cui ha vissuto i suoi 50 anni di disabilità, ha saputo portare un contributo di serenità e di fraternità con la sua presenza e secondo il suo stile e le sue possibilità.

Il funerale è stato celebrato nei giorni scorsi nella chiesa parrocchiale di Oggiono, dove vive ancora oggi il fratello.

Tanti i confratelli betharramiti - alcuni arrivati anche dalla comunità del Sacro Cuore di via del Concilio - che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio insieme agli amici sacerdoti diocesani che sono stati suoi compagni di studi e al prevosto di Lissone che ha portato l’affetto di tutta la comunità di origine.

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