Addio al designer Nando Buzzi, cittadino benemerito di Meda
In occasione del conferimento del riconoscimento, nel 2018, aveva detto ai giovani: "Lasciate il segno".
Addio al designer Nando Buzzi, cittadino benemerito di Meda. Si è spento nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 dicembre 2021, a 90 anni.
Addio al designer Nando Buzzi, aveva Meda nel cuore
Una grave perdita per Meda, che il noto professionista aveva sempre nel cuore. E per la quale l'architetto e designer era una vera e propria istituzione.
Nel 2018 la benemerenza civica
Nel 2018 il Consiglio comunale gli aveva conferito la benemerenza civica per la "costante presenza di Buzzi nelle diverse forme culturali che accompagnano il suo percorso professionale, ma anche quelle di medese da sempre attento all’evoluzione della città e in particolare della sua realtà produttiva legata al legno", aveva spiegato il sindaco Luca Santambrogio prima del conferimento della targa.
Una vita tra insegnamento e libera professione
Infatti, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1963, aveva sempre diviso la sua attività fra l’insegnamento (anche nelle scuole serali medesi) e la libera professione, dedicandosi in particolare sia alla casa intesa come dimora dell’uomo che al disegno industriale.
Finì anche sulla copertina di Vogue Casa
E’ nelle progettazioni realizzate da Buzzi per l’edilizia che si innesta la serie di pezzi da lui firmati per l’arredamento. Connubi che in più di un’occasione sono valsi al medese la pubblicazione su varie riviste del settore, sia italiane che straniere: la copertina di «Vogue Casa» nel 1981 ne è solo un esempio. «La sua attività di designer trova fin da subito una forte spinta nella proficua collaborazione con le migliori ditte di Meda - aveva proseguito il sindaco - Determinante è stata l’intesa tra il designer che crea un’idea e chi è destinato ad elaborare manualmente il progetto: l’artigiano medese Buzzi infatti si è introdotto nel mondo dell’arredo proprio attraverso la frequentazione della “bottega” e dei suoi maestri artigiani, veri custodi di un’inestimabile esperienza».
Animato dall'amore per il bello
Santambrogio aveva concluso: «Per questo e per l’amore per il “bello” che ha saputo riscoprire anche in Meda, soprattutto nelle varie riproduzioni del campanile del santuario, lo proponiamo cittadino benemerito». Buzzi, accompagnato dal figlio Gaetano, aveva ringraziato per l’attestato di stima. Poche parole, ma che esprimevano tutta la soddisfazione nel veder riconosciuti i sacrifici, l’impegno e la dedizione di una vita.
Il suo messaggio ai giovani: "Lasciate il segno"
«Sono davvero contento», aveva commentato. Quindi aveva lasciato un messaggio ai giovani: «Impegnatevi, cercate di raggiungere i vostri obiettivi e di lasciare il segno».