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Adidas, accordo raggiunto: solo uscite volontarie

Incentivi economici per chi si ne va, salvaguardati almeno 7 posti di lavoro.

Adidas, accordo raggiunto: solo uscite volontarie
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Adidas, accordo raggiunto: solo uscite volontarie. Incentivi economici per chi si ne va, salvaguardati almeno 7 posti di lavoro.

Adidas, accordo raggiunto

Ieri, lunedì 9 marzo 2020, in videconferenza con il Ministero del Lavoro si è tenuto l'incontro, poi rivelatosi risolutivo, relativo alla procedura di licenziamento collettivo  avviata da Adidas Italy, che il 23 dicembre aveva comunicato 41 esuberi, di cui 35 nella sede amministrativa di Monza, 4 dislocati a Roma e 2 a Mestrino (PV).

A commentare l'accordo raggiungo Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil di Monza e Brianza: "Dopo una lunga vertenza, accompagnata e sostenuta da iniziative di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, dal coinvolgimento delle istituzioni ad ogni livello, dalla sensibilizzazione attraverso la comunicazione mediatica e dal fortissimo impegno dei delegati e delle delegate della rappresentanza sindacale la trattativa si è conclusa con un accordo sindacale che prevede come esclusivo criterio di uscita quello della volontarietà.

"L’elemento che ha favorito il raggiungimento dell’accordo - ha precisato ancora Moretti -  oltre all’incentivazione economica è costituito dall’estensione della possibilità di accedere all’uscita volontaria da parte di lavoratori e lavoratrici che inizialmente non erano collocati nel perimetro delle posizioni in esubero. Ciò ha determinato la ricollocazione di profili dichiarati in esubero e la salvaguardia di almeno 7 posti di lavoro".

Oltre all’incentivazione economica, concordata in apposita intesa sindacale, è previsto un servizio di outplacement (una forma di consulenza che prevede l'affidamento a un'agenzia specializzata dell'incarico di ricollocare in una nuova attività il personale in esubero) con costi interamente a carico aziendale e il sostegno della Regione Lombardia attraverso gli strumenti individuali e collettivi previsti in materia di politiche attive.

"Rimangono aperte tutte le preoccupazioni per il futuro e le scelte strategiche di Adidas poiché continuiamo a pensare che un’azienda con risultati di crescita così importanti debba impegnarsi a condividere con il sindacato, i rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni un piano industriale di mantenimento e sviluppo della presenza delle attività in italia e dei livelli occupazionali. A tal proposito riteniamo assolutamente importante ribadire che, compatibilmente con l’evoluzione dell’epidemia e l’emergenza del Covid 19, appena possibile, venga convocato dall’assessore al Lavoro di Regione Lombardia, come promesso, l’incontro tra le parti per aprire un confronto che impegni tutti i soggetti a consolidare la presenza di Adidas in Lombardia, dove sono occupati oltre 250 lavoratori con elevate professionalità e in italia" ha concluso Moretti, ringraziando lavoratrici e lavoratori  che hanno partecipato alle iniziative ed hanno mostrato fiducia, impegno e un buon livello di solidarietà.

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