A processo

Affari illeciti da un market brianzolo, rinviato a giudizio il boss

Il gup di Milano ha rinviato a giudizio Michele Oppedisano e il figlio: secondo l'accusa gestivo affari illeciti attraverso un negozio di Correzzana

Affari illeciti da un market brianzolo, rinviato a giudizio il boss
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Michele Oppedisano, noto esponente dell'omonima famiglia di ‘Ndrangheta di Rosarno  e già condannato nell'operazione Infinito per associazione mafiosa, estorsione e altri reati, è stato rinviato a giudizio dal gup di Milano Guido Salvini. Secondo le accuse lui e il figlio Pasquale  (ritenuto affiliato al locale di ‘Ndrangheta di Erba e  anch’egli a processo a Monza il 15 dicembre) gestivano affari illeciti da un supermarket di Correzzana

Gli affari della 'Ndrangheta dal market brianzolo

A processo finiscono anche altre quattro persone, tra cui Aldo Bosina condannato nella sua qualità di amministratore di fatto della Ipb Italia per traffico illecito di rifiuti, già coinvolto nell’incendio di via Chiasserini nel quartiere Bovisasca di Milano. Secondo le accuse, il gruppo avrebbe sottoposto a «protezione-estorsione un gruppo di promotori finanziari» e aveva costituito varie società, «con l'aiuto di un avvocato e di un commercialista, finalizzate esclusivamente a regolarizzare falsamente lavoratori stranieri e a emettere fatture per operazioni inesistenti». Una protezione a caro prezzo come emerge nelle intercettazioni ambientali: «qua se non volete avere problemi mi devi dare 15 mila euro al mese»...«potete camminare tranquilli…nessuno è venuto a rompervi i coglioni a casa…e se ci avete un problema subentriamo ancora». Il giudice ha prosciolto un imputato e condannato con rito abbreviato quattro persone, tra cui Domenico Larocca (10 anni di reclusione) considerato uomo di fiducia di Michele Oppedisano.

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