La testimonianza

Aggredito a Milano sui Navigli, fine serata shock per un 21enne di Seveso

"Poteva andare peggio, molto peggio, e voglio pensare a questo. Mi spiace solo che quei due siano in giro come se nulla fosse e possano fare ad altri quello che hanno fatto a me".

Aggredito a Milano sui Navigli, fine serata shock per un 21enne di Seveso
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Aggredito mentre con tre amici ritornava alla macchina dopo una serata sui Navigli, a Milano. Se l’è vista brutta Alessandro Azzola, 21 anni, di Seveso, titolare del notissimo bar-tabaccheria a due passi da Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno.

Aggredito a Milano sui Navigli, fine serata shock per un 21enne di Seveso

"Nel male mi è andata bene" dice il 21enne sevesino ripensando a quanto successo poco dopo la mezzanotte di domenica 21 maggio, mentre stava per tornare a Cesano Maderno con i tre amici con cui aveva fatto serata in una delle zone più frequentate del capoluogo lombardo: due sconosciuti lo hanno aggredito all’improvviso e lui è finito in ospedale con i tendini dell’avambraccio sinistro lesionati.

"E’ successo tutto in pochi secondi, una ventina al massimo. Eravamo in quattro, io e un amico camminavamo insieme, gli altri erano un po’ più avanti di noi. A un certo punto due ragazzi, credo di origini africane, che camminavano sul marciapiede sul lato opposto, ci hanno come puntato e ce li siamo trovati davanti che ci minacciavano con una scusa, pronti ad alzare le mani. Sostenevano che avessimo insultato loro padre. Assurdo. Forse credevano che fossimo solo in due e cercavano un pretesto per litigare e rapinarci. Non so perché, forse per puro divertimento".

L'intervento all'avambraccio sinistro

Gli amici sono corsi in loro aiuto e i due aggressori, vista la malaparata, hanno spaccato una bottiglia di vetro in testa a uno dei tre cesanesi e nella precipitosa fuga hanno ferito al braccio il sevesino con un coccio. Chiamati i soccorsi, il 21enne, ferito e sanguinante, è stato trasportato in ambulanza al Policlinico di Milano, dove è stato visitato e medicato fino all’alba prima di venire dimesso. Venerdì mattina, 26 maggio 2023, è stato sottoposto a un delicato intervento alla  Multimedica di Sesto San Giovanni, specializzata in Chirurgia della mano. Ora lo attendono "sei mesi con la stecca e poi la riabilitazione" che lo terranno lontano dalla console da dj e dall’arrampicata, le sue due grandi passioni.

"Poteva andare peggio, molto peggio, e voglio pensare a questo"

"Lì per lì, frastornato, non ho sentito dolore per il taglio, mi sono accorto di quello che era successo quando non sono riuscito a muovere la mano e ho visto il sangue". Tanto sangue. "Ringrazio le due ragazze che si sono fermate e hanno cercato di tamponare la ferita in attesa dell’ambulanza. Sono state preziose".

Sul posto, oltre ai soccorritori, le Forze dell’Ordine, Polizia di Stato e Carabinieri. Nelle parole del 21enne non c’è posto per rabbia o desiderio di vendetta:

"Non ho fatto in tempo a rendermi conto di quello che succedeva, confido nei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Non ricordo granché di quei due. Era buio. Li ho visti poco in faccia, uno aveva il cappellino. Avranno avuto qualche anno in più di noi. So solo che ce ne stavamo tornando a casa tranquilli e che per pochi centimetri quella bottiglia non mi ha reciso le arterie o colpito in qualche altra parte del corpo. Poteva andare peggio, molto peggio, e voglio pensare a questo. Mi spiace solo che quei due siano in giro come se nulla fosse e possano fare ad altri quello che hanno fatto a me".

 

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