Agrate in lutto per la morte di don Michele Longatti

L'83enne sacerdote, originario di Ferrara, si è spento nel pomeriggio

Agrate in lutto per la morte di don Michele Longatti
Pubblicato:
Aggiornato:

È morto Don Michele Longatti. Omate e tutta la comunità pastorale di Agrate piangono lo storico sacerdote. Il religioso,  83 anni, si è spento nel pomeriggio di oggi, venerdì, all'hospice dov'era ricoverato.

Solo lo scorso anno i fedeli di Omate e Agrate avevano celebrato insieme a lui,  con una gran festa, il traguardo del 60esimo di ordinazione.

Presenti alla cerimonia tantissimi fedeli, sacerdoti della comunità e del decanato e gli amministratori comunali di oggi e del passato.

Il doloroso annuncio sul sito della Comunità pastorale

"Oggi ci ha lasciato don Michele! Per più di 40 anni Parroco e riferimento autorevole della Comunità di Omate - si legge sul sito Internet della Comunità pastorale di Agrate -  In questi ultimi mesi le condizioni di salute si sono rapidamente aggravate, ma questo non ha tolto a don Michele una profonda consapevolezza e acuta intelligenza, che certamente lo ha portato ad arrivare pronto, consapevole, a vivere questo momento così delicato del distacco. Con profonda riconoscenza affidiamo don Michele al Buon Pastore, riconoscendo il bene che attraverso la sua umanità ha potuto dare, soprattutto - ma non solo! - ai parrocchiani di Omate, in questi tanti anni!

Sacerdote da 60 anni

Da sessant’anni sacerdote, quasi 50 dei quali trascorsi nella comunità di San Zenone. Numeri da record per don Michelangelo Longatti, per tutti don Michele, che proprio lo scorso anno festeggiò con i fedeli di Omate il traguardo delle sei decadi di ordinazione.
Classe 1933 (avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 29 settembre), originario di Ferrara, fu ordinato il 28 giugno del 1956, non ancora 23enne, dall’allora arcivescovo di Milano cardinale Giovan Battista Montini che diventerà poi Papa Paolo VI.

L'approdo ad Omate

Dopo un breve periodo come vice rettore dell’istituto Sacra famiglia di Cesano Boscone, nel 1961 fu nominato vice parroco a Bareggio, in provincia di Milano dove rimase fino al 1970.

Poi, l’approdo a Omate, con lo stesso incarico. Parrocchia e oratorio di San Zenone che il sacerdote ultraottantenne non ha mai più lasciato. Sei anni fa, nel settembre del 2010 aveva festeggiato con i fedeli i 40 anni di permanenza nella frazione.

Un prete rivoluzionario

In quella circostanza erano state ricordate le innovazioni portate a Omate da don Michele che da subito aveva puntato a valorizzare il ruolo dei laici in parrocchia. Aveva organizzato anche assemblee parrocchiali e consigli pastorali prima ancora che diventassero prassi consolidata.

E aveva anche rilanciato l’oratorio circondandosi di un nitrito gruppo di giovani molto attivi. Particolarmente attento anche ai temi sociali, è stato molto legato a monsignor Gianfranco Ravasi e padre David Maria Turoldo.

...e aperto alle unioni civili tra omosessuali

Nel settembre dello scorso anno don Michele ha partecipato con gioia alle cerimonia per l'unione civile  tra Roberto Motta e Walter Orioli, avvenuta nel municipio di Bernareggio. La coppia, amica del sacerdote, venne unita in matrimonio dal primo cittadino bernareggese Andrea Esposito.

Le esequie

Al momento non è ancora stata ufficializzata la data delle esequie che però potrebbero celebrarsi lunedì prossimo. E proprio in questi minuti si sta celebrando una veglia di preghiera in parrocchia.

Seguiranno aggiornamenti

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie