"Aiutatemi a trovare chi mi ha investito"

Il monzese Domenico Martufi fa appello a eventuali testimoni

"Aiutatemi a trovare chi mi ha investito"
Pubblicato:

"Aiutatemi a trovare chi mi ha investito"

E’ l'appello del monzese Domenico Martufi (nella foto in apertura) che, la mattina del 5 giugno in via Borgazzi, è stato urtato da un’auto che, anziché fermarsi, ha tirato dritto senza prestare soccorso. Un incidente che, almeno inizialmente, sembrava di poco conto, ma che poi si è rivelato di entità ben più grave. E ora la vittima fa appello affinché qualche eventuale testimone lo aiuti a rintracciare la responsabile.

Il racconto del monzese

«All’altezza del colorificio di via Borgazzi ho iniziato l'attraversamento pedonale per proseguire sull’altro lato della strada, lungo la ciclabile del Villoresi - ha raccontato Martufi ricostruendo la vicenda - Sulla carreggiata, sia in direzione del centro che in direzione Milano, c’era parecchio traffico, tanto che le auto andavano a passo d’uomo».

E proprio mentre era intento ad attraversare, un veicolo in fase di rallentamento - guidato da una donna sulla cinquantina - lo ha urtato a un piede. «Nonostante l’auto si stesse fermando, l’urto è stato abbastanza forte da farmi perdere l’equilibrio», ha precisato.

La donna non si ferma a soccorrerlo

Una caduta che, almeno inizialmente, sembrava non aver provocato alcun danno. «Il piede mi doleva, ma pensavo si trattasse di una semplice storta, tanto che mi sono subito rialzato. Ho chiesto alla donna, che nel frattempo era andata avanti di pochi centimetri, di accostare, ma ha scosso la testa, dicendomi che si vedeva che stavo bene. E alla mia richiesta di scambio dati ha pure affermato che ero stato io a scivolare».

Decisamente irritato dalla risposta della guidatrice, Martufi ha preso il numero di targa ed è tornato a casa a piedi. «Una volta arrivato a destinazione, però, il piede ha iniziato a farmi male sul serio. Devo averlo sforzato troppo nel tragitto di ritorno».

Su consiglio della figlia è andato al Pronto soccorso dove gli hanno comunicato che aveva riportato l’insaccamento della mano d'appoggio e la rottura del metatarso del piede con una prognosi di 30 giorni. Ora, per poter procedere con la denuncia, ha bisogno di rintracciare la responsabile.

L'appello

«Purtroppo devo avere sbagliato un numero nel prendere la targa. Ora, per risalire a lei, non mi resta che fare appello ai tanti pendolari che ogni giorno passano per via Borgazzi». Se qualcuno ha assistito ai fatti può contattare il Giornale di Monza alla mail redazione@primamonza.it.

Seguici sui nostri canali
Necrologie