Al liceo Zucchi il greco è la lingua del futuro

Ospiti in Aula Magna Paolo Cesaretti ed Edi Minguzzi che hanno presentato il nuovo dizionarietto di greco

Al liceo Zucchi il greco è la lingua del futuro
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Al liceo Zucchi ieri mattina gli studenti del ginnasio hanno sfogliato per la prima volta il nuovo "Dizionarietto di greco", concepito  come macchina per pensare la contemporaneità.

Al liceo Zucchi il classico è sempre di tendenza

Chi l’ha detto che il greco antico è marginale nel panorama delle lingue moderne, o peggio, che è una lingua morta?

A tale quesito hanno voluto rispondere Paolo Cesaretti, bizantinista dell’Università degli studi di Bergamo, e Edi Minguzzi, glottologa dell’Università statale di Milano, ospiti ieri mattina in aula Magna per presentare agli studenti del ginnasio il loro nuovo libro "Il Dizionarietto di greco - Le parole dei nostri pensieri".

Più di 400 parole, ancora oggi in uso e che ancora oggi servono per comunicare, che i due professori hanno scandagliate partendo dalla loro genesi e nel loro evolversi, catalizzando l’attenzione dei giovani zucchini con un eloquio brillante e non scevro di ironia.

Nella foto da sx Paolo Cesaretti, Edy Monguzzi, Antonetta Carrabs ed Ettore Radice

Al tavolo dei relatori anche il direttivo della "Casa Della Poesia", che ha organizzato l’evento: la presidente e poetessa Antonetta Carrabs, l'insegnante Simona De Simone, responsabile dei progetti con le scuole e lo storico Ettore Radice, anche lui illustre zucchino.

Una lingua più viva che mai

Durante la mattinata Cesaretti e Minguzzi hanno discettato sull'origine di diversi vocaboli, antichissimi, come per esempio aforisma, legata ai precetti tratti dai testi medici di Ippocrate, o modernissimi, come cibernauta, tutti provenienti dall'antico idioma.

Un viaggio affascinante e divertente nella storia delle parole, quelle greche, per tutti la migliore macchina per pensare ed esprimersi. E per costruire il futuro.

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