Al via anche a Seveso lo sportello di ascolto dei Carabinieri
Il primo appuntamento è domani, sabato 16 marzo 2019, dalle 10 alle 11 in Comune.

Al via anche a Seveso lo sportello di ascolto dei Carabinieri. Il primo appuntamento è domani, sabato 16 marzo 2019, dalle 10 alle 11 in Municipio.
Al via lo sportello di ascolto dei Carabinieri
Anche il Comune di Seveso ha aderito al progetto promosso dal comando interregionale dei Carabinieri per offrire un servizio finalizzato ad avvicinare la caserma ai cittadini e a rendere più «amica» la figura del militare, sempre pronto ad ascoltare, raccogliere segnalazioni e dare suggerimenti. In collaborazione con la stazione locale dell'Arma ha quindi avviato lo sportello di ascolto, che per il mese di marzo sarà aperto sabato 16 e sabato 30 dalle 10 alle 11 nella sala Bizzozero del Palazzo Municipale (viale Vittorio Veneto, 3/5). Sarà presente il comandante della stazione, maresciallo Marco Saputo, un suo delegato.
I cittadini possono esporre problemi e chiedere consigli
I cittadini potranno quindi presentarsi per esporre ai militari problematiche di vario genere oppure chiedere consigli o informazioni. Il comandante o un suo delegato raccoglierà le istanze e i quesiti dei cittadini e fornirà consigli utili per prevenire i reati, in particolare i furti in appartamento o le varie tipologie di truffe. Inoltre tratterà, su richiesta, altre tematiche di particolare allarme sociale, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, il bullismo, il cyber bullismo e la violenza di genere. Il servizio di ascolto darà, pertanto, la possibilità, a chi lo desidera, di contattare i Carabinieri anche al di fuori dei naturali presidi – che in ogni caso manterranno lo stesso orario di apertura al pubblico – allargando le possibilità di intervento e incontro con l’Arma.
Niente prenotazione, basta presentarsi
Per accedere al servizio di ascolto e incontrare i Carabinieri non servirà alcuna particolare prenotazione, occorrerà semplicemente presentarsi nel giorno e all'ora prevista portando le proprie esigenze, fermo restando la necessità di doversi recare in comando per l’eventuale formalizzazione di atti (denunce, querele...).