"Albertone" Busnelli grinta da cintura nera
Il cesanese, tre volte medaglia d'oro agli italiani di karate integrato, sogna di aprire una palestra

La storia del cesanese Alberto Busnelli, per tutti "Albertone", ci insegna che, nonostante le difficoltà che la vita ci pone, come la disabilità, è sempre possibile conseguire un sogno: tre volte campione italiano di karate integrato, cintura nera, nei giorni scorsi e è salito sul gradino più alto ai campionati regionali.
Una storia di passione e impegno
Alberto ha venticinque anni e la sua storia d'amore con il karate ha inizio ben sette anni fa, quando rimane stregato dal tatami. Come inizia la sua storia? Alberto racconta che: "Alle superiori alcuni ragazzi mi prendevano in giro perché sono down, e io volevo potermi difendere". Per questo motivo fin da subito il cuore, la passione, l'impegno e la dedizione lo portano a raggiungere risultati sempre più gratificanti, come la cintura nera, conquistata lo scorso anno. Oltre che allenarsi, Alberto lavora nella macelleria di famiglia, con padre e cugini, ma con entusiasmo rivela che la sua più grande ambizione è "diventare un istruttore e un maestro. Vorrei aprire una palestra di karate tutta mia". Inoltre ricorda sempre che questo sport gli ha regalato tanti amici e degli ottimi insegnati. In particolare, spiega Paola di Giovanni: "Ha sempre mantenuto un buon profilo agonistico: si è impegnato molto per raggiungere i risultati che poi ha ottenuto. Si è integrato subito nel gruppo; è un ragazzo pieno di iniziativa e di umiltà sportiva". Il karate ha riservato ad Albertone disciplina, controllo e autostima. Invece, a noi, Albertone che cos'altro riserverà?