Allarme polmonite, colpiti anche i giovani

Vertice d'emergenza tra i gestori degli acquedotti e Ats di Brescia. Ricoverate oltre 150 persone tra Brescia e Mantova.

Allarme polmonite, colpiti anche i giovani
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Allarme polmonite, sale il numero dei contagi. Vertice d'emergenza tra i gestori degli acquedotti e Ats di Brescia. Ricoverate oltre 150 persone tra Brescia e Mantova.

Allarme polmonite

Sarebbero più di 150 i casi accertati in questo momento. I paesi coinvolti: Montichiari, Carpenedolo,  Visano, Remedello, Acquafredda e da qualche ora l’allerta ha interessato  anche Calcinato, Ghedi e Montirone. Sono saliti in queste ore i casi accertati agli ospedali di Montichiari, Desenzano, Manerbio, Gavardo, Castiglione delle Stiviere e Asola.

Aggiornamento delle 17.30 – Due decessi

Il Direttore generale di Ats Carmelo Scarcella ha annunciato che in un incontro ufficiale è stato chiesto ai gestori degli acquedotti di rendere note le procedure di sanificazione e le modalità di controllo. Solo così si potrà infatti cominciare a comprendere se vi sono criticità. Al momento sono stati registrati due decessi. Si sta analizzando la situazione per comprenderne le cause.

Indagini in corso

In seguito ai recenti casi di polmonite riscontrata in residenti dei Comuni della Bassa Bresciana orientale, si comunica che si sono attivate da parte dell’Ats azioni d’indagine epidemiologica e ambientale per individuare possibili collegamenti. L’Ats di Brescia sta svolgendo campionamenti ambientali in diversi punti dei Comuni maggiormente interessati che saranno processati dal Laboratorio di prevenzione di Ats.

Avviati controlli a tappeto

"Delle 121 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso per polmonite - ha spiegato l'assessore regionale Giulio Gallera - 109 sono residenti o domiciliati nel territorio di ATS Brescia, 12 sono residenti o domiciliati in ATS Valpadana. Sul totale degli accessi 107 sono ricoverati. Anche l'Istituto Superiore di Sanità è coinvolto nel percorso di valutazione del caso per il tramite di Regione Lombardia.

Mappatura del fenomeno

"Le Aziende Sociosanitarie Territoriali (Spedali Civili e Garda) - ha sottolineato - stanno fornendo ad ATS Brescia tempestivi aggiornamenti sul numero di casi e sugli esiti degli approfondimenti diagnostici effettuati. Attraverso i dati raccolti si sta mappando la diffusione territoriale del fenomeno".

Verifica della rete idrica

"Il personale di vigilanza del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e del Laboratorio di Sanità Pubblica di ATS Brescia - ha aggiunto Gallera - è impegnato nella verifica della rete idrica dei comuni interessati; in particolare i tecnici dell'Igiene stanno realizzando campionamenti delle acque potabili mentre il Laboratorio ha in corso analisi specifiche i cui esiti saranno disponibili nei prossimi giorni".

Stato acquedotti

Nel pomeriggio - ha spiegato ancora l'assessore regionale - è stato convocato un tavolo tecnico con i Gestori delle reti idriche del territorio della bassa bresciana orientale per individuare le fonti di approvvigionamento dei diversi comuni e conoscere lo stato degli acquedotti".

Coinvolgimento medici di medicina generale

"Nel corso della mattinata - ha raccontato l'assessore Gallera - la Direzione di Agenzia ha incontrato i Medici di Medicina Generale del territorio per fornire informazioni, chiedendo, al contempo, notizie sugli assistiti presi in carico con particolare riferimento a pazienti affetti da sintomatologia respiratoria, provvedendo, se necessario, all'invio ai Pronto Soccorso e alla segnalazione ad ATS".

La nota ai Comuni

"ATS - ha concluso - ha inviato ai comuni buone norme di comportamento preventive chiedendo di diffonderle alla popolazione. Nel pomeriggio inoltre ha incontrato i sindaci dei comuni per ulteriore supporto nella gestione della situazione in corso. I tecnici di ATS hanno voluto inoltre rassicurare, per il tramite dei sindaci, i cittadini sul fatto che non esiste alcun tipo di rischio per l'utilizzo dell'acqua alimentare e non sussiste alcuna restrizione al normale svolgimento dell'attività nelle varie comunità (scuole, luoghi di lavoro, ecc)".

Ecco i consigli della Ats

Si invita la popolazione, a scopo precauzionale, ad attivare misure preventive come buone norme di comportamento. Si invita a provvedere alla manutenzione dei punti di emissione dell'acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare. E poi si consiglia di lasciar scorrere l'acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l'apertura dei rubinetti ed aprendo le finestre. E' opportuno eseguire sempre questa operazione dopo periodi di assenza dall'abitazione (esempio periodo di ferie); Ad evitare a titolo precauzionale, all'esterno delle abitazioni: - le fonti di emissione di acqua vaporizzata, ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane presso le abitazioni; - a fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere l'acqua calda e fredda ed essersi momentaneamente allontanati dal punto di emissione dell'acqua e avere aperte le finestre; - ad evitare l'utilizzo di vasche con idromassaggio. - ad evitare di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo; - ad evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orti e giardini. - ad evitare l'impiego di acqua del rubinetto per riempire gli apparecchi per aerosolterapia o ossigenoterapia; - a smontare, disincrostare e disinfettare i filtri dei rubinetti, i soffioni e i tubi flessibili delle docce. Se del caso provvedere alla loro sostituzione; - a portare la temperatura dell'acqua calda a 70-80°C per tre giorni consecutivi assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno. Le persone affette da patologie croniche come diabete, malattie polmonari croniche, cardiopatie o altre patologie che deprimono il sistema immunitario come tumori, patologie infettive in corso devono prestare particolare attenzione ad alcuni sintomi: all'insorgere di difficolta' respiratorie e febbre e' opportuno che si rivolgano al piu' presto al proprio medico curante.

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