Allarme truffe, occhio ai finti incaricati dell'Oasi di Birago

Il direttore Umberto Garofalo: "Si tratta di un raggiro, noi non chiediamo donazioni porta a porta"

Allarme truffe, occhio ai finti incaricati dell'Oasi di Birago
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Allarme truffe a Lentate sul Seveso, occhio ai finti incaricati dell’Oasi di Birago.

Truffatori chiedono donazioni per conto della cooperativa sociale

Nei giorni scorsi, infatti, persone non autorizzate avrebbero richiesto donazioni porta a porta o telefonicamente a nome della cooperativa sociale, ma si tratta di un raggiro, in quanto l’Oasi accetta donazioni solo tramite bonifico o direttamente in sede. Il direttore Umberto Garofalo spiega: "Un nostro volontario ci ha comunicato che una sua parente ha ricevuto una richiesta di contributo a favore della cooperativa Oasi, ma in realtà noi non c’entriamo nulla. Abbiamo così fatto girare l’avviso tramite messaggio e social network per arginare il più possibile e quanto prima la truffa".

Tra poco inizierà la vera raccolta fondi

Prosegue: "E’ già accaduto in passato che qualcuno utilizzasse il nome delle associazioni e delle cooperative più conosciute per chiedere denaro, con il nostro nome era già successo tre o quattro anni fa, ma in generale capita spesso". Conclude: "Per noi è importante avvisare dell’inganno, ancora di più in questo momento in quanto, fra non molto, inizieremo una vera campagna di raccolta fondi per sostituire il tetto del laboratorio dove lavorano i ragazzi disabili, ma sarà fatta attraverso occasioni e iniziative precise, non porta a porta".

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