Monza

Allevamento abusivo in casa: quaglie e polli rinchiusi negli scatoloni

L'intervento di Polizia di Stato, Ats e Enpa

Allevamento abusivo in casa: quaglie e polli rinchiusi negli scatoloni
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Senza alcun riguardo per il loro benessere, teneva polli, quaglie e altri volatili rinchiusi in scatole di cartone. Per questo l'uomo, che aveva allestito un vero e proprio allevamento abusivo nel proprio appartamento di via Rota a Monza, è stato segnalato per maltrattamento di animali.

L'intervento della Polizia di Stato

A svelare quanto stava accadendo sono stati i vicini di casa che, nella mattinata di lunedì (il 5 giugno 2023), hanno chiamato la sala operativa della Questura, segnalando uno strano via vai di uomini affaccendati a trasportare, da un appartamento al piano terra del condominio, diversi scatoloni.

L'appartamento di via Rota

Due volanti hanno raggiunto immediatamente il condominio segnalato, che si trova in via Rota, nella zona est della città. All’esterno dello stabile, gli agenti hanno notato un uomo, di origini straniere, vicino al quale si trovavano 3 scatole di cartone dalle quali provenivano cinguettii di uccelli.

Polli e quaglie rinchiuse in scatoloni

I poliziotti gli hanno chiesto i documenti (dai quali è emerso si trattasse di un 59enne dello Sri Lanka), e gli chiedevano di mostrare cosa ci fosse all’interno della scatola.

Una volta aperti gli involucri gli agenti hanno accertato come, stipati nei cartoni, in condizioni critiche e in mancanza dello spazio necessario, nonché di cibo, acqua e luce, ci fossero una ventina di volatili, tra quaglie e galli: in una scatola 10 quaglie, in un’altra scatola 2 galli e in un’altra ancora 8 polli.

L'acquisto da un connazionale

L’uomo ha riferito di averli appena acquistati da un suo connazionale per la cifra di 51 euro. I poliziotti  hanno quindi fatto ingresso all’interno dell’abitazione segnalata, dove hanno scoperto un vero e proprio allevamento illegale di capi di pollame, trovando altre decine di volatili tra polli, galline e quaglie, tutti rinchiusi in scatole di cartone.

Allevamento abusivo in casa

Il 45enne cittadino italiano, ma di origine srilankese, aveva realizzato un vero e proprio allevamento con compravendita di pollame vivo in casa, rifornendosi da una fattoria della zona della bergamasca per commercializzarli e venderli ai suoi connazionali, usandoli come fonte di sostentamento in attesa di trovare un’occupazione.

Animali stipati

In totale, all’interno dell’appartamento, gli agenti rinvenivano ulteriori 39 esemplari, suddivisi in 5 scatole di imballaggio diverse, tutte assolutamente prive di qualsiasi requisito che potesse garantire benessere agli animali, contenenti rispettivamente: una scatola 10 quaglie, un’altra 10 polli, una 8 galline, un’altra scatola con altre 8 galline e infine una scatola con 3 polli.

L'intervento dell'Ats e dell'Enpa

I poliziotti, riscontrata l’attività commerciale abusiva di vendita di animali vivi tipo pollame, peraltro esercitata in un’abitazione in violazione delle norme igienico-sanitarie oltre che in condizione di maltrattamento degli animali, hanno fatto intervenire sul posto l’Ats veterinaria di Besana Brianza che, previ contatti con il comune di Monza, ha inviato personale un addetto che ha preso in carico i 60 volatili consegnandoli all’Eenpa fornendo loro le eventuali cure e la necessaria assistenza, interrompendo il commercio abusivo di animali e ripristinando le corrette condizioni igienico-sanitarie all’interno dell’abitazione e dell’intero stabile.

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