Il grande cuore degli Alpini nella lotta al coronavirus - FOTO
Le "penne nere" lissonesi per tutto il periodo dell'emergenza hanno consegnato la spesa a anziani e persone in difficoltà
Gli Alpini di Lissone sono un piccolo esercito con la «penna nera» e che hanno dimostrato, in questi mesi, tanta voglia di lavorare e di mettersi a servizio di chi ha più bisogno.
Gli Alpini sempre in prima fila
Come durante le missioni in alta montagna e durante la Grande guerra, i volontari del Gruppo Alpini lissonese non hanno fatto mancare il loro indispensabile aiuto durante un’altra «guerra»: quella al coronavirus.
E’ stata una vera impresa, sono molto orgoglioso del lavoro svolto insieme ai miei ragazzi in queste settimane. Abbiamo subito accolto con grande piacere e con spirito di servizio la richiesta di aiuto che ci è arrivata durante l’epidemia legata al diffondersi del Covid-19.
Questo il commento del capogruppo Paolo Grottoli.
Le penne nere lissonesi, infatti, hanno accolgo l’appello dell’Amministrazione comunale che ha chiesto loro un impegno non indifferente nella consegna della spesa alle famiglie e ai concittadini chiusi in casa durante il periodo più critico dell’emergenza.
In cinque settimane di servizio abbiamo effettuato ben 221 consegne a domicilio e prestato 121 ore di servizio. E’ stata una bella impresa, ma ce l’abbiamo fatta.
Gli Alpini, infatti, si sono occupati della consegna a domicilio della spesa effettuata dai lissonesi nei tanti esercizi commerciali convenzionati della città.
Abbiamo organizzato sei squadre più una riserva di modo da garantire la continuità del servizio e garantendo una settimana di riposo - ha spiegato - I lissonesi, tramite il Comune, ci facevano sapere della loro spesa effettuata nei negozi poi il nostro compito era quello di andare dagli esercenti, ritirare scontrino e sacchetto della spesa e consegnarlo a casa per poi portare al negoziante il corrispettivo pagato.
Un bellissimo lavoro di squadra
Un grande lavoro di squadra reso possibile anche grazie al gruppo degli Amici degli Alpini.
Ovviamente è stato merito dei nostri “amici” se è stato possibile portare a termine questo servizio, molti degli Alpini storici, per motivi d’età, non hanno potuto darci una mano anche se avrebbero voluto - ha sottolineato Grottoli - Per questo tanti ragazzi giovani che si sono iscritti al nostro gruppo si sono impegnati in prima persona: sono molto fiero di loro.
Un piccolo regalo di un bimbo è diventato la «mascotte» del gruppo in questi giorni.
Un giorno un bimbo di sei anni ci ha regalato due conchiglie colorate, come ringraziamento. E’ stato un gesto semplice che ci ha riempito di gioia.
Il ringraziamento principale le penne nere lo hanno riservato ai tanti commercianti che hanno aderito alla loro iniziativa e che hanno contribuito a rendere possibile questa grande macchina organizzativa facendo conoscere le penne nere ai concittadini. Lo scorso weekend gli Alpini di Lissone sono stati i primi a «tornare in piazza» dopo l’allentamento delle norme anticontagio.
I primi a tornare in piazza
Lo scorso weekend, infatti, immancabili sono tornate in piazza Libertà le bellissime Stelle alpine, andate esaurite già nella sola giornata di sabato.
Come ogni anno abbiamo portato le nostre Stelle alpine in piazza, il ricavato sarà poi come sempre devoluto per le iniziative benefiche organizzato dal mondo degli Alpini. Durante il periodo di emergenza legato al coronavirus la sezione di Monza delle Penne nere ha allestito una grande cucina nella sede della Protezione civile garantendo oltre 300 pasti al personale sanitario dei nostri ospedali.
Insomma, l’emergenza ha fatto venire fuori il «bello» della solidarietà lissonese. Tante associazioni unite per aiutare chi ha avuto più bisogno e che, molte volte, ha potuto contare anche solo sul sorriso di questi straordinari volontari.
ACQUISTA L'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE DI MONZA
TORNA ALLA HOME
© RIPRODUZIONE RISERVATA