Giussano

Alpinista muore in montagna, cordoglio a Paina

"Siamo stati sempre molto legati" ricorda il fratello Carlo Maria

Alpinista muore in montagna, cordoglio a Paina
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Tragico incidente sul monte Bondone in Trentino, lo scorso sabato, costato la vita a Gianluigi Brenna,  originario di Paina. Grande cordoglio in frazione, dove l'ingegnere, 66enne, era cresciuto e ha vissuto fino ai 30 anni.

L'incidente durante un'escursione

Gianluigi Brenna, per gli amici Gigi, era un grande appassionato di sport e di montagna; originario di Paina, era residente a Cologne, in provincia di Brescia da diversi anni.   Si era trasferito dopo il matrimonio.

E' precipitato da 200 metri durante un’escursione; lo scorso sabato si trovava sul monte Cornetto, una delle tre cime del Bondone, in compagnia della guida e di altri compagni di escursione. Il 66enne stava percorrendo un tratto esposto, lungo il versante ovest verso Cavedine e la valle dei Laghi, quando è scivolato ed è precipitato in un canale per oltre 200 metri. Un volo senza speranza.

Il ricordo del fratello

La notizia del fatale incidente ha molto colpito i painesi: Gigi Brenna è cresciuto in frazione, ci ha vissuto fino al momento del matrimonio, frequentando amici e gruppi sportivi, ed ha sempre mantenuto un forte legame con il suo paese natale, anche dopo il trasferimento in Franciacorta. A Paina vive parte della sua famiglia d’origine, il fratello Carlo Maria, noto commercialista, con il quale c’era una forte empatia:

«Abbiamo vissuto insieme fino ai 30 anni, condividendo tante cose. La passione per la montagna è di famiglia: nostro nonno è stato presidente del Cai Giussano e ne abbiamo sempre fatto parte anche noi - ricorda con commozione il commercialista - Gigi era per me un fratello gemello, io sono più piccolo solo 11 mesi, ci sentivamo quasi tutti i giorni. Era una persona eccezionale, molto stimata nel suo lavoro, un compagnone, sempre con il sorriso sulle labbra, pieno di amici, con un bellissimo carattere».

L'amore per la montagna

La famiglia Brenna è molto conosciuta, non solo a Cologne, ma anche a Giussano, così come era nota a tanti la loro passione  per la montagna, l’escursionismo, lo sci, l’amore per la natura e gli spazi aperti, spesso condivisi proprio con il fratello.

«Era molto preparato ed esperto, amava la montagna e sapeva come affrontarla», ha ribadito il fratello.

Brenna lavorava per la multinazionale Sap come architetto di sistemi. Si era trasferito in Franciacorta per amore della moglie Cristina Mondini. Era papà di tre figli, Marco, Benedetta e Francesco.

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