Altro evento del Boccaccio: "Dopo gli imbrattamenti, cosa dobbiamo aspettarci?"
La preoccupazione di Fratelli d'Italia in vista della prossima manifestazione annunciata dal centro sociale
Nemmeno il tempo di lasciar sopire le polemiche seguite alla Uragano Street Parade della scorsa settimana (che si è lasciata alle spalla una serie di imbrattamenti per i quali è dovuto poi intervenire il Comune incaricando, e pagando, una ditta specializzata nella pulizia), che gli attivisti del Foa Boccaccio hanno annunciato un imminente prossimo evento.
Altro evento del Boccaccio
Questa volta niente corteo per le strade di Monza, bensì l'ormai collaudata (è la 12esima edizione) manifestazione La Volpe e l'Uva prevista per il 20 e il 21 aprile in una location ancora da svelare.
Una due giorni che però preoccupa i rappresentanti di Fratelli d'Italia, visto quanto accaduto il 30 marzo quando, come ha tuonato il leghista Alessandro Corbetta, "hanno lasciato in regalo ai cittadini strutture danneggiate, aree gioco per bambini distrutte e un chiosco vandalizzato".
"Dopo gli imbrattamenti, cosa dobbiamo aspettarci?"
"Dopo aver messo in archivio (si fa per dire, ditelo ai residenti di via Bosisio e Gallarana), il corteo di Pasqua, poi finito in un vero e proprio rave -party, nei giardinetti di via Bosisio, adesso il centro sociale si appresta a scendere di nuovo in piazza con un’iniziativa che durerà per ben due giorni - hanno fatto sapere i rappresentanti di Fratelli d'Italia Monza - Siamo letteralmente indignati, per quanto è successo pochi giorni fa e siamo estremamente preoccupati per quello che deve ancora avvenire: una due giorni, senza ancora una location ben definita".
E aggiungono. "Siamo certamente convinti che si possa e si debba legittimamente manifestare liberamente, ma ci sono modi e maniere. Non è più tollerabile, subire in silenzio le scorribande di poche persone che durante ogni corteo prendono di mira, danneggiando ed imbrattando, banche, edifici, muri e uffici. Adesso al normale format hanno aggiunto anche il party con musica a tutto volume, per ore e ore, ballando, bevendo ed imbrattando anche i giochi per bambini appena installati".
"Perché a loro non viene chiesto nulla"
Altro capitolo, quello dei permessi. "Ci chiediamo come mai, per qualsiasi partito, associazione o semplice gruppo di amici che vogliano dar vita a qualsiasi tipo di iniziativa devono farsi carico di richiedere e produrre, giustamente, tutta una serie di permessi (Siae, suolo pubblico, bagni chimici e molto altro ancora...) e invece ad altri, chissà per quale recondito motivo, per quale misterioso arcano, non solo non viene richiesto nulla di tutto questo, ma se anche non ne fossero in possesso, va bene lo stesso…Ora basta. Monza dopo i fatti di sabato 30 marzo, non può più subire in silenzio anche una due giorni che si intravede ormai all’orizzonte. Monza non può essere abbandonata a sé stessa e lasciata in balia di un gruppo di maleducati che non rispetta nessun tipo di regola e che spacca, danneggia, imbratta e deturpa spazi che appartengono a tutti, che appartengono alla Comunità".
Il suggerimento disatteso da qualcuno
Eppure, da parte loro, i rappresentanti del centro sociale, prima dell'Uragano Street Parade, il corteo organizzato per denunciare la cementificazione e della speculazione immobiliare, avevano scritto sulla loro pagina Facebook (in un post tutt'ora visibile) alcune indicazioni per i partecipanti, tra cui "Prenditi cura di te stesso, senza dimenticare gli altri: se vedi una persona in difficoltà, chiedile se ha bisogno di aiuto. Cerca di tenere pulito e non lasciare rifiuti a terra". Indicazione, quella di tenere pulito, che non tutti hanno osservato.