Animali morti, dove finiscono? IL CASO

Il presidente di Enpa Giorgio Riva ha scritto un toccante appello a tutti i sindaci

Animali morti, dove finiscono? IL CASO
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Dove finiscono ora gli animali morti? E come avviene il loro recupero? Dopo la decisione di Regione Lombardia di togliere la gestione del recupero e dello smaltimento delle carcasse ad Ats, per qualche settimana, è stato il caos. Molti Comuni infatti non si sono mossi per tempo per affidare il servizio che finora l'Agenzia territoriale sanitaria aveva assegnato al Canile Fusi di Lissone per la zona della Brianza. A denunciare questo problema l'Enpa Mb.

Animali morti, quale recupero?

"Dal 1 gennaio 2020 il servizio di ritiro dei corpi degli animali d'affezione (cani e gatti) rinvenuti deceduti nel territorio è passato dall’ATS Monza e Brianza ai Comuni, che devono farsi carico di trovare l’azienda preposta a questo delicato compito - ha spiegato Giorgio Riva, presidente di Enpa -  Il lettore microchip è fondamentale nel risalire a eventuali animali di proprietà e poter quindi contattare i proprietari. Per questo ho inviato una lettera aperta a tutti i sindaci della provincia".

La lettura del microchip

La questione, ovviamente, non è solo  soddisfare un'esigenza igienico sanitaria (la rimozione del corpo degli animali dal luogo dove vengono ritrovati morti), ma anche sociale. Per chi cerca un animale d'affezione perso, sia un gatto o un cane, è fondamentale sapere se purtroppo non è sopravvissuto alla strada, anche per mettersi il cuore in pace e smettere di cercarlo. E quindi il servizio finora svolto con la verifica  che gli stessi animali possano essere o meno di proprietà attraverso la lettura di un mezzo di identificazione (microchip) era fondamentale. Da qui l'appello di Riva.

L'appello ai sindaci

"Al dolore per la scomparsa del proprio animale, in questi casi si aggiunge sempre l'angoscia di non sapere che fine abbia fatto - ha spiegato ancora Riva - Chiediamo pertanto a tutti i sindaci di valutare se l'azienda alla quale è stato passato questo tipo di servizio sia fornita degli strumenti necessari (lettore microchip) e delle giuste indicazioni per verificare se l'animale ritrovato sia di proprietà e, in questo caso, di comunicare il numero di iscrizione microchip al competente servizio Ats".

Sarà poi Ats che provvederà ad eseguire la cancellazione dall'anagrafe regionale e a informare il proprietario, anche perché proprio da gennaio è diventata obbligatoria l'iscrizione al registro non solo dei cani, ma finalmente anche dei gatti.

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