Antonello Zara, a dieci anni dalla morte parla il padre del tronista
Era il 7 agosto 2008 quando l'ex tronista veniva travolto e ucciso
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Antonello Zara, ex tronista di "Uomini e Donne", a dieci anni dalla morte parla il padre Valter, rivelando di attendere ancora giustizia.
Dieci anni alla ricerca di una giustizia che non è mai arrivata.
Ricorre oggi, martedì, il decimo anniversario dalla morte di Antonello Zara, celebre ex tronista di "Uomini e Donne", travolto e ucciso dall’auto del monzese Matteo Sgariboldi mentre viaggiava a bordo del suo motorino a Porto Cervo, in Sardegna. Un fatto terribile, del quale ancora oggi molto si parla e per il quale Valter Zara, papà di Antonello, non ha mai smesso di chiedere giustizia.
"Sono dieci anni che mi faccio delle domande, e nessuno mi ha mai risposto - ha infatti dichiarato amareggiato pochi giorni fa - E nemmeno ho mai visto in faccia chi ha ammazzato mio figlio, e lo ha fatto senza mai chiedere scusa".
Antonello, la morte e la sentenza discussa
E non a caso, perché dopo così tanto tempo la morte del bel tronista è ancora avvolta in una spirale di ombre, soprattutto in merito all’esito della sentenza finale del processo, piuttosto discussa, che ha visto commutare a Sgariboldi una pena pecuniaria di soli 231 euro e il ritiro della patente per 18 mesi per omicidio colposo.
Un vera è propria guerra a colpi di carte fra accusatori e difensori, dunque, che è diventata poi l’emblema delle infinite battaglie intraprese quotidianamente dai familiari delle vittime delle strada. E che nel tempo ha visto Valter Zara al centro delle cronaca nazionale.
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Il viaggio della memoria
L’ultimo viaggio, per quel padre malinconico, ancora in Sardegna, dove ha trascorso gli ultimi tre mesi. Lì, a ridosso dell’hotel "Porto Cervo", spicca ancora la lapide alla memoria del figlio. Che ogni due e tre giorni, come da dieci anni a questa parte, si è premurato di visitare. Portando fiori freschi e tante, tantissime preghiere.
"Ho passato l’ultimo periodo ripercorrendo tutti quei luoghi che era solito frequentare, dal lavoro, ai locali, alla spiaggia dove lui andava a fare il bagno - ha concluso Zara - E questo mi aiuta a vivere".
L'intervista completa sul Giornale di Monza, in edicola da oggi, fino al 13 agosto.