A Seregno

Anziana derubata, intontita con uno spray e minacciata con la pistola

Un'83enne è stata truffata da un finto carabiniere insieme a un complice.

Anziana derubata, intontita con uno spray e minacciata con la pistola
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Intontita con lo spray urticante, minacciata con una pistola e derubata di denaro e gioielli. Un incubo per un’anziana di 83 anni di Seregno, truffata da un finto carabiniere insieme a un complice.

Anziana derubata a Seregno

Il furto si è consumato nei giorni scorsi nella sua abitazione in via Nervesa, in zona Santa Valeria, verso le 10.30. I furfanti hanno suonato il citofono e la pensionata, alla vista dell’uomo in divisa, si è molto spaventata: "Abito al piano terra e di solito ho l’abitudine di affacciarmi alla finestra per vedere chi si presenta alla porta – ha riferito la donna dopo il raggiro - Non apro mai a nessuno, ma quando ho visto quell’uomo in uniforme ho temuto che fosse successo qualcosa ai miei figli".
Invece i delinquenti le hanno riferito la solita storia dell’acqua inquinata: "Una vicina, quando l’ha bevuta, è stata male: dobbiamo controllare anche in casa sua che non ci sia del veleno", è stata la scusa dei malfattori.

"Mi ha puntato una pistola al fianco"

L’83enne, che stava bevendo del thè, si è subito preoccupata per la sua salute e li ha fatti entrare. Una volta all’interno gli uomini le hanno chiesto di recuperare gioielli e denaro, perché a contatto con l’acqua avrebbero potuto esalare un gas nocivo.

"Mi hanno spruzzato addosso qualcosa, che mi ha procurato bruciore agli occhi e non capivo più niente - ha aggiunto la sfortunata vittima - Quando ho detto che non avevo nulla, l’uomo in divisa mi ha puntato una pistola al fianco, non so se fosse un giocattolo".

A quel punto la donna ha preso i gioielli, che nascondeva sopra il mobile di una camera, oltre ai soldi della figlia riposti in un altro locale e li ha messi nel frigorifero, così come le era stato chiesto. E mentre raggiungeva il marito 89enne (a letto con l’influenza e la febbre alta) per chiedergli di raggiungerla in cucina, i truffatori sono fuggiti con il bottino arraffato dal frigorifero: circa 1.500 euro in contanti oltre ai gioielli.

Via gioielli per 12mila euro

"Avevo anelli, collane, braccialetti e tanti ricordi", per un valore stimato in 12mila euro. C’erano anche una tessera bancomat e il libretto degli assegni intestati alla figlia, che alloggia in casa. Dopo la truffa sul posto sono accorsi i Carabinieri, titolari delle indagini, che hanno raccolto la testimonianza della vittima.

Secondo le indicazioni raccolte, il finto militare era alto circa 1,80 metri, aveva una corporatura magra, parlava un italiano corretto e senza alcuna inflessione: indossava un’uniforme completa, compreso il berretto, con una pistola sul fianco. Il complice era di media corporatura e bassa statura, indossava abiti scuri e portava gli occhiali: anche lui parlava bene l’italiano. Le Forze dell’ordine rinnovano alla cittadinanza l’invito a non aprire a persone sconosciute e sempre, in caso di dubbi e sospetti, contattare preventivamente il 112.

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