A Seveso

Anziani truffati finiscono in ospedale

E' successo a Baruccana: in azione due finti operai e un falso vigile. Indagano i Carabinieri.

Anziani truffati finiscono in ospedale
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Con la scusa di una perdita di gas hanno raggirato una coppia di anziani, che è finita in ospedale.

Anziani truffati a Baruccana

Un incubo quello vissuto da marito e moglie quasi ottantenni, residenti a Baruccana, frazione di Seveso, nella zona di via Cristoforo Colombo.

«I miei genitori non sono assolutamente persone ingenue, ma questi truffatori che all’inizio avevano dei modi affabili sono riusciti a guadagnarsi la loro fiducia», racconta il figlio della coppia, comprensibilmente amareggiato per l’accaduto.

In azione due finti operai

In base a quanto ricostruito, intorno alle 10.30 di giovedì 10 ottobre 2024 due uomini italiani, sulla quarantina, spacciandosi per gli operai al lavoro sulla vicina via Cristoforo Colombo, dove in effetti c’è un cantiere, si sono presentati fuori dalla villetta in cui abitano i due anziani per avvisarli di aver rotto una tubatura del gas e quindi di dover fare dei controlli al contatore all’esterno della casa. I loro modi erano pacati e gentili e i sevesini inizialmente non hanno nutrito alcun sospetto.

Poi è arrivato il falso vigile, spruzzata una sostanza

Hanno invece tentennato non appena i presunti operai hanno detto che dovevano fare delle verifiche all’interno dell’abitazione per scongiurare eventuali contaminazioni.

«Per rassicurarli, tramite una specie di radiolina, hanno chiamato un terzo complice, che si è presentato indossando una divisa simile a quella di un vigile, con tanto di cappello, fondina e pistola, non sappiamo se vera o giocattolo - prosegue il figlio - Una volta dentro hanno spruzzato una sostanza irritante per avvalorare la presenza di una perdita di gas. I miei hanno iniziato a tossire, facevano fatica a respirare e, preoccupati, hanno seguito tutte le indicazioni dei truffatori».

"Mettete soldi e gioielli in auto"

Che hanno consigliato loro di riporre in un luogo sicuro i soldi in contanti e i gioielli, compresi la catenina, il bracciale e le fedi che indossavano. I coniugi hanno quindi messo i monili in oro e il denaro all’interno dell’auto in garage e successivamente, siccome non si sentivano bene, sono saliti in camera. «Voi rimanete qui a riposare, abbiamo già chiamato un’ambulanza e avvisato vostro figlio», avrebbe detto il presunto agente di Polizia Locale. Ma mentre i sevesini erano stesi sul letto per riprendersi, i tre truffatori hanno arraffato il bottino e si sono dileguati, dopo aver messo sottosopra tutta la casa e aver preso anche degli attrezzi da giardino.

I truffatori si sono dileguati

«Non appena si è ripreso, mio padre è uscito dalla camera e notando che era tutto a soqquadro mi ha telefonato chiedendomi come mai non fossi ancora arrivato - continua il figlio - Ma ovviamente nessuno mi aveva chiamato. Ero al lavoro e mi sono precipitato a casa, nel frattempo ho chiamato i Carabinieri».

Giunti sul posto, i militari hanno ascoltato il racconto delle vittime e avviato le indagini per risalire ai responsabili.

Gli anziani truffati sono finiti in ospedale

E’ stato anche richiesto l’intervento dei soccorritori del 118, arrivati con un’ambulanza a bordo della quale i due anziani sono stati trasportati all’ospedale di Carate Brianza per accertamenti. Dimessi in serata, i referti attestano che avevano problemi respiratori e la faringe infiammata per aver inalato una sostanza nociva sconosciuta.

«Sono ancora molto scossi per quello che è successo, non posso tollerare che si prendano di mira due persone anziane e si lascino da sole nonostante stiano male - dichiara il figlio - Ho sporto denuncia ai Carabinieri di Seveso e lanciato un appello, chiedendo a chi abita nelle vie limitrofe di consegnarmi eventuali immagini delle telecamere che possano aver immortalato i furfanti». Spera che quello che è successo ai suoi non capiti ad altri e raccomanda a tutti di non aprire mai la porta a nessuno: «Si pensa sempre che queste cose accadano ad altri, invece basta poco e può succedere ai nostri cari».

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