Corruzione

Appalto rifiuti, cinque arrestati in Brianza

Facevano parte di un sodalizio criminale che ha turbato una gara d’appalto

Appalto rifiuti, cinque arrestati in Brianza
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Facevano parte di un sodalizio criminale dedito alla commissione di plurime condotte corruttive finalizzate alla turbativa di una gara d’appalto indetta da un soggetto di diritto pubblico, con sede a Desio, operante nel settore della “raccolta rifiuti”. Per questo in Brianza sono stati arrestati e condotti ai domiciliari cinque soggetti.

L'inchiesta della Finanza

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza proprio stamattina, lunedì 17 maggio 2021,  stanno dando esecuzione, su delega della Procura di .Monza, ad ordinanze di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari disposte dal Tribunale del capoluogo brianzolo, nei confronti di 5 soggetti, residenti tra Milano, Limbiate e Barletta in Puglia.
I Finanzieri della Compagnia di Monza, a seguito di intercettazioni telefoniche, analisi forensi di supporti informatici e disamina di documentazione contabile ed extra-contabile, hanno accertato l’esistenza di un accordo collusivo e corruttivo per il quale i 2 amministratori della società pubblica brianzola avrebbero accettato una tangente da 60.000 euro per agevolare gli imprenditori, facenti capo ad una associazione temporanea di imprese pugliese. Il tutto per aggiudicarsi una gara d’appalto di oltre 2 milioni di euro, finalizzata alla fornitura e distribuzione di sacchi per la raccolta del rifiuto indifferenziato, munito di microchip di tracciamento.

Il sistema corruttivo

Le società aggiudicatarie, attraverso un meccanismo di sovrafatturazione delle prestazioni rese agli ignari enti locali beneficiari della “raccolta rifiuti” ovvero documentando servizi mai resi, non solo frodavano lo Stato ma ottenevano anche anticipi di liquidità dagli istituti finanziari presso cui erano accreditati, potendo così generare le provviste di denaro contante occorrenti alla corresponsione della tangente. Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno, quindi, portato all’emissione da parte del Gip di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei 2 amministratori e dei 3 imprenditori avvantaggiati nell’aggiudicazione della gara in cambio della “mazzetta” corrisposta.

Attenzione alle gare d'appalto

L’azione di servizio delle Fiamme gialle monzesi rientra in un più ampio piano di contrasto alle forme di illegalità che turbano la regolarità delle procedure di affidamento degli appalti condizionate da fenomeni corruttivi, danneggiando sia l’imprenditoria onesta rispettosa delle regole di libera concorrenza del mercato, sia la collettività chiamata a sostenere i costi dei servizi pubblici, così tutelando l’economia sana del Paese da pervicaci condotte che pregiudicano le prospettive di rilancio e di ripresa del sistema produttivo.

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