Appello a San Gerardo per fermare l'epidemia VIDEO
Ieri don Massimo ha aperto l'urna del santo, a cui si deve la costruzione del primo ospedale
Non resta che la preghiera, per chi ci crede. I monzesi hanno quindi deciso di pregare il santo più amato, appunto San Gerardo dei Tintori (che non è però il patrono della città, che è invece San Giovanni), perché faccia finire l'epidemia e mandi via il coronavirus.
Aperta l'urna di San Gerardo
Ieri, martedì 31 marzo 2020, contemporaneamente al minuto di silenzio osservato da Dario Allevi e da tutti i sindaci italiani, è stata aperta l'urna di San Gerardo. "In questo momento di difficoltà vogliamo invocare il nostro Santo Gerardo". Ieri Don Massimo Gaio della Parrocchia appunto di San Gerardo al corpo di Monza ha affidato nella preghiera tutti noi al santo, perchè spezzi questa epidemia. Un momento solenne, ripreso anche dalla telecamera perché potesse essere visto da tutti i fedeli.
Il parroco
"Noi non lo viviamo come folclore, ma come atto profondo - ha spiegato don Massimo Gaio - Santo Gerardo intercedi per noi. In questo momento in cui le persone sono sole, sconsolate o in lutto per i molti defunti, viviamo questo gesto di fede". Quindi il parroco ha aperto l'urna santa delle spoglie mortali del santo e invocato la supplica come fatto dal Papa in San Pietro. Quindi in silenzio è uscito sul sagrato della chiesa e simbolicamente ha impartito la benedizione con un pezzo di corpo del santo, un osso, come segno di vicinanza a tutta la città.
Fondò il primo ospedale
Il legame tra San Gerardo e la medicina non è cosa di poco conto per i monzesi che al santo devono la costruzione del primo ospedale. Gerardo dei Tintori è invocato soprattutto da malati e partorienti e a lui sono attribuite anche alcuni guarigioni. L'anno di nascita non si conosce con certezza ma è vissuto nel Dodicesimo secolo e nel 1174 stipulò una convenzione per l'ospedale che aveva creato per assistere i poveri e i malati di Monza. Per questo a lui nel 1946 venne intitolato l'ospedale cittadino.