Arcore e Corinaldo: gemellaggio nel nome di Casati VIDEO E GALLERY

Ieri sera, giovedì, nel Comune marchigiano si è svolta la commemorazione della liberazione di Corinaldo avvenuta il 10 agosto del 1944

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Si è celebrata ieri sera, giovedì, nel comune marchigiano di Corinaldo,  in forma solenne,  la cerimonia della Liberazione della città avvenuta per l'appunto il 10 agosto del 1944 ad opera del "Corpo italiano di liberazione", con il sacrificio di tante giovani vita tra cui spicca quella del sottotenente Alfonso Casati.

Quest'ultimo,  figlio dell'allora ministro della guerra, ottenne di combattere in prima linea contro l'occupante nazista e proprio alle falde del centro storico della città gorettiama trovò eroica morte.

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Arcore e Corinaldo gemellate in ricordo di Alfonso Casati

Nella memoria del giovane combattente si sono gemellati anni orsono i comuni di Corinaldo e Arcore (grazie soprattutto all'impegno dell'Anpi locale) dove è nato e vissuto negli anni dell'adolescenza.

Anche quest'estate alla cerimonia nelle Marche ha preso parte una nutrita delegazione arcorese: fra i partecipanti il presidente del Consiglio comunale Simone Sgura, gli assessori Roberto Mollica Bisci, Fausto Perego, Paola Palma e Davide Salvioni.

«Volontario della nuova guerra, altissima abnegazione, costante sprezzo del pericolo»: questi alcuni degli apprezzamenti alla memoria di Casati fatti dal sindaco corinaldese Matteo Principi durante il suo discorso.

Il 10 agosto del 1944 Casati liberò Corinaldo

Settantatre anni fa l’arcorese Alfonso Casati strinse per sempre con il suo nome, in un abbraccio simbolico, le città di Arcore e Corinaldo.
Era infatti il 10 agosto del 1944 quando il paese, in provincia di Ancona, venne liberata dall’occupazione tedesca ad opera dei combattenti del battaglione «San Marco», inquadrati nel Corpo Italiano di Liberazione.

Quel manipolo di uomini era comandato dal sottotenente Alfonso Casati, morto eroicamente il 6 agosto: aveva da poco compiuto 26 anni.
I giovani del Battaglione San Marco arrivarono fin sotto le mura di Corinaldo, ma la controffensiva dei tedeschi ebbe il sopravvento e il sottotenente Alfonso Casati alla testa dei suoi uomini, benché ferito a morte, continuava ad incitarli al combattimento.

Medaglia d'oro al Valor Militare per Casati

Al sottotenente Alfonso Casati, figlio del Ministro della Guerra, venne concessa alla memoria la medaglia d’oro al Valor Militare.

Questo il ricordo sul sito internet della Marina. «Volontario della nuova guerra di redenzione contro il tradizionale nemico, durante arduo ciclo operativo dava ripetute prove di altissima abnegazione e di costante sprezzo del pericolo. Comandante di un plotone mitraglieri, nel corso di un aspro combattimento si lanciava alla testa dei propri uomini in ripetuti attacchi e contrattacchi contro importanti posizioni tenacemente difese da forti nuclei tedeschi, riuscendo dopo una strenua e cruenta lotta ad eliminare la resistenza avversaria. In una successiva azione si offriva volontariamente di partecipare ad una rischiosa impresa per la conquista di un importante centro abitato saldamente presidiato dal nemico. Determinatasi una sosta nell'attacco a causa dell'intensissimo fuoco della difesa, non esitava a portarsi con un esiguo nucleo di animosi in zona dominante e scoperta allo scopo di attirare su di sé l'attenzione del nemico ed agevolare col fuoco delle proprie armi i movimenti dei reparti attaccanti. Benché fatto segno alla micidiale reazione tedesca e conscio dell'inevitabile sacrificio non desisteva dal nobile intento ed ergendosi fieramente in mezzo al fragore della battaglia continuava la propria efficace azione infliggendo perdite notevoli all'avversario mentre il successo coronava l'azione. Colpito a morte, continuava ad incitare con la parola e col gesto i propri uomini alla lotta, offrendo a tutti il nobilissimo esempio di un eroico trapasso».

Il ricordo del sindaco Rosalba Colombo

"Sono passati 10 anni dal gemellaggio fra Arcore e Corinaldo, legate in una fraterna amicizia che ricorda il giovane Alfonso Casati, morto nella battaglia per la liberazione di Corinaldo il 6 agosto 1944 - ha scritto il sindaco sul suo profilo Facebook - I valori della pace, della libertà, della democrazia devono essere scolpiti nelle nostre menti e nei nostri cuori affinché ciò che è stato conquistato, anche lasciando la vita, sia il nostro faro del vivere quotidiano.

Di seguito un video con uno spezzone del concerto del Corpo bandistico "Città di Corinaldo"

 

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