Protezione civile

Arcore, gli "angeli" in tuta gialla della Protezione civile si raccontano

Arcore, gli "angeli"in tuta gialla della Protezione civile raccontano oltre 75 giorni di gestione della pandemia causata dal Covid-19

Arcore, gli "angeli" in tuta gialla della Protezione civile si raccontano
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Arcore, gli "angeli"in tuta gialla raccontano oltre 75 giorni di gestione della pandemia causata dal Covid-19.

Loro sono i volontari della Protezione civile di Arcore, guidati dal coordinatore Giovanni Sala. Ieri mattina, venerdì, insieme al sindaco Rosalba Colombo, Sala e il responsabile operativo Patrizia Santoro hanno tracciato un bilancio della loro attività direttamente nei locali di Largo Vela che per oltre due mesi hanno rappresentato la loro seconda casa.

Un lungo racconto pieno di paura e speranza

Paura e angoscia. Ma anche aneddoti che hanno strappato un sorriso e stemperato il clima di tensione che si è vissuto durante il lockdown.

"Ci sono stati momenti di vera paura e la vedevo, la toccavo con mano, la leggevo negli occhi dei bravissimi volontari della Protezione civile - ha sottolineato il sindaco Rosalba Colombo - Sono stati coraggiosi e per questo voglio ringraziarli pubblicamente. Come voglio dire grazie al vicesindaco Valentina Del Campo, sempre presente in Comune per la gestione di queste dure settimane di pandemia, Roberto Parolini, funzionario comunale responsabile del Centro operativo che abbiamo allestito in Largo Vela,  Polizia locale e Carabinieri".

I numeri

Talvolta i numeri sono freddi. Dicono poco e non fanno trasparire la grande mole di lavoro portata avanti da quelli che sono stati ribattezzati come gli "angeli" in tuta gialla della città.

Ma tra le pieghe delle statistiche si può scorgere un grande lavoro di squadra: 20 volontari (rigorosamente under 70), oltre 75 giorni di lavoro (7 giorni su sette e per 12 ore al giorno, dalle 8 del mattino alle 20 dlela sera) , quasi 5mila ore di volontariato complessive, 12 giovani volontari aruolati soprattutto per fare la spesa ai bisognosi e oltre 300 servizi svolti a favore delle famiglie arcoresi in difficoltà tra spese al supermercato, ritiro farmaci in farmacia e pagamento delle utenze.

Pacchi alimentari, accessi al mercato e alla piattaforma ecologica

Per non parlare delle attività seguite direttamente dalla Protezione civile: 250 pacchi alimentari preparati per le famiglie bisognose in collaborazione con Comune e Caritas, oltre 6mila accessi regolati alla piattaforma ecologica in sole 5 settimane (dal 14 aprile al 17 maggio).

E oltre 3mila accessi al mercato settimanale del mercoledì in piazza Pertini.  Una grande mole di lavoro che ha visto gli uomini di Sala impegnati su più fronti. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Infine non bisogna dimenticare le mascherine, che sono state distribuite nel giro di pochi giorni ad oltre 8mila nuclei famigliari.

 

Vino, miele cristalizzato e lettiere per gatti

Nella tragicità dei momenti vissuti a causa dell’emergenza Covid ci sono state anche richieste che hanno strappato un sorriso ironico e alleggerito il clima, come hanno sottolineato il sindaco Colombo .

"Durante la pandemia andavamo a fare la spesa per chi aveva bisogno e talvolta, sui bigliettini dei prodotti da comprare, trovavamo richieste davvero particolari - hanno sottolineato Colombo e Sala - Come il miele cristallizzato o la marca precisa di una lettiera altrimenti il gatto non riusciva a fare la pipì. Per non parlare di un anziano che ci ha chiesto di consegnargli a casa sei casse di vino....".

... creme idratanti e preservativi

Ma non sono mancate anche richieste "piccanti", avanzate da una arcorese e riguardanti la farmacia.  Infatti durante il periodo di quarantena alcuni hanno letteralmente dato libero sfogo alla fantasia. D’altronde bisognava trovare qualche cosa da fare per far passare il tempo.

«In un sacchetto ritirato in farmacia e che abbiamo consegnato ad una signora abbiamo trovato creme idratanti per il corpo e anche una scatola grande di profilattici», ha continuato Rosalba Colombo.

La richiesta più assurda

"Infine devo ammettere che l’Oscar per la mail più assurda ricevuta all’indirizzo del sindaco va ad una cittadina che, in pieno lockdown, mi ha scritto se potevo accordarle un permesso speciale per andare a Cinisello dalla sua estetista e poi a Verano dalla sua callista di fiducia" - ha aggiunto il sindaco con il sorriso sulle labbra - Per non parlare di un'altra concittadina che mi ha mandato una mail con una foto di tre antenne posizionate su un palazzo chiedendomi se per caso una delle tre fosse utilizzata per la tecnologia "5G". Ho voluto raccontare questi aneddoti per far trasparire come anche queste richieste hanno aiutato a strappare un sorriso e ad allentare la tensione".

Un lungo racconto che contempla anche altri aneddoti e  che potrete leggere a partire da martedì 26 maggio 2020 sul Giornale di Vimercate 

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