Arcore, i giovani del centro "La Vite" traslocano nella Casa del Lavoratore

Sabato 13 aprile, nell’edificio noto come Casa del lavoratore, sarà inaugurata la nuova sede del Centro socio educativo “La Vite”

Arcore, i giovani del centro "La Vite" traslocano nella Casa del Lavoratore
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Sabato 13 aprile, nell’edificio noto come Casa del lavoratore, sarà inaugurata la nuova sede del Centro socio educativo “La Vite”. Alla presenza delle autorità civili e religiose, ai rappresentanti di aziende, associazioni e persone che hanno contribuito con donazioni alla realizzazione della rinnovata struttura, si aprirà ufficialmente la nuova sede.

Sabato l'inaugurazione ufficiale

Nel pomeriggio il Centro, che ospita trenta persone con disabilità, sarà aperto a tutti i cittadini e si potrà partecipare ad alcuni eventi ed iniziative organizzate dalla cooperativa.
La Piramide Servizi, con l’incorporazione de “La Ricostruttrice”, ha acquisito lo storico edificio e ha dato il via ad una importante ristrutturazione. Per questa dobbiamo ringraziare, fra gli altri sostenitori, la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ed il contributo di ben €. 175.000 della Fondazione Cariplo.

"La Vite di fronte a Villa Borromeo"

Così dal mese di maggio di quest’anno il Centro socio educativo “La Vite” si sposterà dalla zona industriale e periferica al centro della comunità arcorese, proprio di fronte a Villa Borromeo.
Un cambiamento radicale che offrirà l’occasione per far crescere l’inclusione sociale, un obiettivo da sempre perseguito con tenacia.

"Abitare la Comunità"

Lo spostamento del Cse nella nuova sede favorirà e migliorerà il coordinamento con “Abitare la comunità”, la scuola di vita autonoma adulta per persone con disabilità. Sono molte le persone del Cse “La Vite” che sperimentano la propria autonomia nella casa concessa dalla famiglia Perego di fronte alla stazione ferroviaria. Casa e Centro creeranno una positiva sinergia e consentiranno agli ospiti della scuola di recarsi durante il giorno presso il Centro, e viceversa, senza necessità di mezzi di trasporto stante la vicinanza dei due immobili.

Oltre 600mila euro di lavori

La ristrutturazione ha riscontrato dei costi aggiuntivi ed è andata ben oltre i 600.000 euro previsti ed è per questo motivo che continuerà la raccolta fondi che ad oggi ha quasi raggiunto quota 60.000 euro.
Il risultato di trasferirci in una nuova sede è stato reso possibile grazie al grande lavoro di squadra dell’intero “arcipelago di solidarietà” che è costituito dalla Fondazione Sergio Colombo, dall’Associazione del volontariato e dalla Piramide Lavoro.

Un forte legame con il territorio

Nella nuova sede il Centro potrà mantenere ed ampliare gli attuali forti legami con il territorio (dal rapporto con i giovani degli oratori, ai rapporti con le scuole superiori, all’alternanza scuola-lavoro, ai tirocini di quattro Università, al servizio civile, ai diversi soggetti del profit ed a un calendario distribuito in tremila copie). Inoltre sarà possibile attivare altre relazioni con le strutture comunali a partire dalla Biblioteca che è confinante con la nuova sede del Centro e, perché no, attivare relazioni, come già avvenuto in anni precedenti, con le diverse attività commerciali e sociali operanti nelle vicinanze, a partire dalla Serra social green che opera in un luogo molto vicino.

Gli sponsor

Ampia la condivisione. Diversi infatti i contributi giunti dalle aziende sia di Arcore che del territorio: Borg Warner, Schindler, St Microelectronic, Meeting Project, Axa, Cuori in azione, Coop Lombardia, Bcc Brianza e Laghi.
Da sottolineare l’ampia condivisione giunta dalle associazioni e cooperative arcoresi (Alpini, Medicuore, Avis, Caritas, cooperativa La Fratellanza) che hanno testimoniato, ancora una volta, un tessuto sociale attento e pronto alla solidarietà.

Una sala dedicata a Sergio Colombo

In occasione dell’inaugurazione si intitolerà a Sergio Colombo la sala che potrà essere utilizzata da associazioni ed Enti per incontri, convegni o eventi. E’ stata inoltre predisposta una pubblicazione per ricordare la lunga storia della “Casa del lavoratore” e per presentare la qualità operativa del Centro “La Vite” e per dire che c’è una nuova storia da … scrivere con nuovi protagonisti.

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