Arcore piange la scomparsa del professor Alvaro
Il docente 70enne ha insegnato per 30 anni alla scuola media Stoppani di via Monginevro

Luciano Alvaro, 70 anni, non era un semplice professore.
Era un amico, un collega, un vero amante della vita che ha cresciuto almeno tre generazioni di arcoresi che hanno avuto la fortuna di incontrarlo tra i banchi della scuola media Stoppani.
Il docente, molto amato tra i suoi studenti, era originario di Siderno, un paese della Calabria.
Alvaro ha insegnato dal 1974 al 2004 nel plesso scolastico di via Monginevro e si è spento la notte scorsa all'ospedale di Vimercate, dove si trovava ricoverato a causa di un problema ai polmoni.
Le esequie fissate per venerdì a Velasca
I funerali verranno celebrati venerdì mattina, alle ore 9.30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena in Velasca.
Maggiori dettagli della notizia, con i ricordi dei suoi colleghi e dei suoi ex alunni, li potrete trovare sul Giornale di Vimercate in edicola martedì prossimo, anche nell'edizione on line per tablet e smarthphone
Ogni tanto quando ripescavo i ricordi di scuola,quelli che sapevano di gesso e cancellini tondi tipo girella,quelli grigio topo brutti,lui,il mio prof in quei ricordi c'era sempre e pure i cancellini perchè me li tirava dietro. Mi faceva incazzare "l'Alvaro" perchè mi dava sempre sufficiente e così per fregarlo una volta mi feci fare le tavole di assonometria isometrica e cavaliera da una compagna di classe che invece prendeva Buono e fece un ottimo lavoro a gratis tra l'altro,ma presi comunque sufficiente.Ad ogni modo si rideva un sacco con lui e mi stritolava le guance che chiamava "scocche"(in calabrese,terrone lui,terrona d'origine io,ci si capiva).Sapeva di sigarette e caffè.Sigarette,caffè e vaffanculo. Era uno alla mano. Ricordo ancora quando stracciò in mille pezzi i fogli della ricerca di una mia compagna che pianse tutte le sue lacrime.Non ricordo il motivo ma ricordo che la ricerca trattava il processo di "nascita della carta" e quel giorno pensai che l'Alvaro aveva appena ucciso almeno mezzo rametto d'albero.Gli si voleva bene però,perchè sapeva di quei vaffanculo affidabili che ti si poggiavano addosso come pacche sulle spalle. E aveva un'ottima mira. Non sono più seduta all'ultimo banco prof e forse oggi mi darebbe insufficiente se facessi una tavola,ma resterà indelebile e non se ne andrà come il gesso dei cancellini che mi tirava dietro. Ciao Prof