Commenti su: Arcore piange la scomparsa del professor Alvaro

Emy

Ogni tanto quando ripescavo i ricordi di scuola,quelli che sapevano di gesso e cancellini tondi tipo girella,quelli grigio topo brutti,lui,il mio prof in quei ricordi c'era sempre e pure i cancellini perchè me li tirava dietro. Mi faceva incazzare "l'Alvaro" perchè mi dava sempre sufficiente e così per fregarlo una volta mi feci fare le tavole di assonometria isometrica e cavaliera da una compagna di classe che invece prendeva Buono e fece un ottimo lavoro a gratis tra l'altro,ma presi comunque sufficiente.Ad ogni modo si rideva un sacco con lui e mi stritolava le guance che chiamava "scocche"(in calabrese,terrone lui,terrona d'origine io,ci si capiva).Sapeva di sigarette e caffè.Sigarette,caffè e vaffanculo. Era uno alla mano. Ricordo ancora quando stracciò in mille pezzi i fogli della ricerca di una mia compagna che pianse tutte le sue lacrime.Non ricordo il motivo ma ricordo che la ricerca trattava il processo di "nascita della carta" e quel giorno pensai che l'Alvaro aveva appena ucciso almeno mezzo rametto d'albero.Gli si voleva bene però,perchè sapeva di quei vaffanculo affidabili che ti si poggiavano addosso come pacche sulle spalle. E aveva un'ottima mira. Non sono più seduta all'ultimo banco prof e forse oggi mi darebbe insufficiente se facessi una tavola,ma resterà indelebile e non se ne andrà come il gesso dei cancellini che mi tirava dietro. Ciao Prof