L'indagine dei Carabinieri

Arrestati gli autori di un brutale pestaggio avvenuto nel maggio scorso

I Carabinieri sono risaliti agli autori dell'aggressione nel Vicentino nel cantiere dell'Alta velocità. I responsabili sono stati fermati tra Pioltello e Brugherio

Arrestati gli autori di un brutale pestaggio avvenuto nel maggio scorso
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La sera del 2 maggio 2023 attesero fuori dal cantiere dell'Alta velocità di Montebello Vicentino, l'uscita del direttore tecnico della ditta Salcef Spa di Roma per poi bloccargli la strada e colpirlo violentemente con una mazza da baseball procurandogli lesioni gravissime. Poi si diedero alla fuga. Nelle ultime ore, dopo una lunga e accurata indagine, sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Vicenza: si tratta di 45enne, di 46enne e di 52enne fermati tra Pioltello e Brugherio, con l'ausilio dei militari delle locali Stazioni.

Arrestati gli autori di un brutale pestaggio avvenuto nel maggio scorso

I fatti, come detto, si sono verificati nella serata del 2 maggio scorso. I tre soggetti quella sera avevano stazionato per ore all’esterno del cantiere Alta velocità in località Fracanzana di Montebello Vicentino, incuranti delle telecamere di videosorveglianza, a bordo di un Suv di colore nero, con il quale erano giunti dalla Lombardia.

Non appena il loro obiettivo aveva lasciato l’area del cantiere, attraversando il cancello d’ingresso della zona degli uffici con la propria auto, i tre indagati avevano utilizzato il loro potente mezzo per bloccargli la strada, poi erano scesi dall’auto con il volto travisato e, brandendo una mazza da baseball, avevano aperto lo sportello lato guida dell’auto della vittima e l'avevano colpita violentemente per almeno 20 secondi. Una violenza che solo l’intervento di colleghi e operai, nel frattempo accorsi sul posto, erano riusciti a bloccare, scongiurando il peggio.

Dopo l'aggressione i tre si erano allontanati dal cantiere, facendo perdere le loro tracce.

I soccorsi

La vittima, 66enne di origini romane, era stato prontamente trasportato a bordo di ambulanza all’ospedale di Arzignano ed affidato alle cure dei sanitari. Gli erano state riscontrate lesioni gravissime, tra fratture, ecchimosi ed escoriazioni sia sugli arti superiori che su quelli inferiori; dalle quali, ad oggi, non risulta essere ancora guarito. Vista l’estrema gravità e delicatezza degli eventi, sul posto erano intervenuti i Carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza che già dalle prime ore della notte avevano cominciato a fare luce sugli eventi.

Le indagini

Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza, l’attività investigativa, concentrata dapprima a cristallizzare e valutare gli elementi fino a quel momento a disposizione, si è incentrata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza, grazie alle quali gli investigatori hanno potuto stabilire che sul Suv utilizzato per l’agguato, era stata alterata la targa. Oltre a questo, i Carabinieri hanno raccolto quanti più elementi possibile durante l’ascolto delle testimonianze di chi aveva assistito al brutale assalto.

Le complesse indagini, condotte quindi sia con modalità classiche anche al di fuori della provincia di Vicenza e della Regione Veneto, sia con attività tecnica e con il prezioso supporto del Ris di Parma, hanno permesso di fare definitiva luce sulla posizione dei tre destinatari di misure, di 45, 46 e 52 anni, tutti residenti nelle provincie di Milano e Monza Brianza e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona. Uno di loro, fra l’altro, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali da oltre un anno e non avrebbe potuto lasciare il territorio della Lombardia.

L'arresto dei tre aggressori

La settimana scorsa, il Gip del Tribunale di Vicenza, valutando e accogliendo pienamente gli esiti dell’attività investigativa e le richieste della Procura della Repubblica, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’aggressione.

Alle prime ore di mercoledì 20 settembre 2023, i Carabinieri del Nucleo investigativo, supportati dai colleghi di Milano, Brugherio e Pioltello, hanno dato esecuzione alle misure cautelari nonché ai decreti di perquisizione domiciliare emessi dalla Procura vicentina.

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