Assegnata borsa di studio in memoria dell'ex sindaco Bertazzini

A vincerla è stato un ricercatore di Oxford specializzato in storia della Brianza

Assegnata borsa di studio in memoria dell'ex sindaco Bertazzini
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Assegnata borsa di studio in memoria dell'ex sindaco Bertazzini

Una serata all’insegna della cultura e dell’economia per ricordare Pierfranco Bertazzini, scomparso esattamente un anno fa all’età di 97 anni. Sindaco, assessore, insegnante, preside, Bertazzini è stato una delle principali personalità di Monza.

E come tale, martedì al Dehon in una serata organizzata dal Lions Club Monza Host, lo hanno voluto ricordare i sindaci che hanno guidato la città dopo di lui, a partire da Rosella Panzeri, passando per Roberto Colombo, Michele Faglia, Roberto Scanagatti nonché l’attuale primo cittadino Dario Allevi che ha parlato di lui come di un «secondo padre, un uomo che mi ha accompagnato dall’adolescenza, quando ero studente al Frisi, per tutta la mia vita politica e amministrativa. Mi manca, così come mi mancano quelle sue telefonate settimanali cariche di saggi consigli».

Un incontro che ha voluto coniugare la memoria dell’esimio professore alla cultura, «perché così avrebbe voluto mio padre», ha detto commosso Luca Bertazzini. E che proprio per questo ha visto l’istituzione della prima borsa di studio in memoria dell’ex primo cittadino assegnata - su decisione della giuria presieduta dal professor Andrea Gamberini, ordinario di Storia medievale all’Università Statale di Milano - a Luca Zenobi, ricercatore di Storia al New College di Oxford, per il suo approfondito e documentatissimo studio incentrato sulle origini della Brianza e, in particolare, degli elementi che ne hanno fatto uno dei motori economici non solo d’Italia, ma dell’intera Europa.

Delle origini che, ha spiegato il ricercatore, affondano nel tardo Medioevo e che, a sorpresa, coinvolgono soprattutto quella che è l’ odierna Brianza lecchese. Uno studio, quello messo a punto dal giovane storico, che si intitola Origini medievali del sistema Brianza e che ha voluto mettere in luce i fattori che hanno portato a quella crescita economica per cui il territorio è conosciuto.

La storia

«Tre sono stati i fattori principali - ha spiegato Zenobi - La famiglia, le fazioni e le frontiere. Il nucleo originario della Brianza storica è ravvisabile nell’attuale Brianza lecchese, ovvero alle pendici del colle San Genesio dove c’erano piccole comunità rurali soggette a piccoli signori, soprattutto ecclesiastici. A un certo punto si crearono le condizioni giuste perché le famiglie locali potessero acquistare le terre da coltivare. E col possesso delle terre arrivò anche il prestigio a livello locale».

Solo che le famiglie da sole non costituivano un territorio. Fondamentale fu la loro decisione di schierarsi coi Ghibellini (e quindi al fianco della potentissima Milano dei Visconti) durante le guerre di fazione che insanguinarono il nord Italia. Una decisione che li avvantaggiò visto che, così facendo, ottennero dagli stessi Visconti la totale esenzione fiscale.

Famiglia, fazioni e frontiere

«Fu così le famiglie della Brianza storica iniziarono ad accumulare ricchezza». E alle voci «famiglia» e «fazioni» se ne aggiunse una terza, «frontiera». «La Brianza storica si trovava a ovest dell’Adda, tradizionalmente ritenuto il confine con la zona della bergamasca - ha proseguito lo studioso - Quando la Repubblica di Venezia si espanse nell’entroterra arrivò a conquistare anche quella zona, giungendo quindi alle porte della Brianza e, quindi, di Milano. Le famiglie locali parteciparono alla guerra che scoppiò, fatto che determinò il crearsi di una fortissima identità di gruppo».

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