Assistenza e inserimento, il modello "Lega del filo d'oro"

Assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Assistenza e inserimento, il modello "Lega del filo d'oro"
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Assistenza e inserimento, il modello "Lega del filo d'oro".

Lega del filo d'oro

Assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. E’ questa la mission della Lega del Filo d’Oro. E  impegno dura da mezzo secolo. Il fine, dunque è il miglioramento della qualità della vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Sabato scorso la visita del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala nella sede di Lesmo.

Una missione

"Dobbiamo bussare al cuore della gente per sostenere progetti importanti come quello portato avanti dalla Lega del Filo d’Oro - ha dichiarato Sala - Dobbiamo pensare a modelli efficienti e vincenti. Un esempio concreto è quello che Regione Lombardia ha realizzato con l'approvazione della Delibera "Dopo di Noi” ovvero il passaggio di “affrancamento” dalla famiglia d’origine per le persone disabili, con cui sono previsti percorsi di inserimento e inclusione sociale".

Mezzo secolo di vita

Sabina Santilli, sordocieca dall'infanzia, grazie all’aiuto di un gruppo di volontari, fonda ad Osimo la Lega del Filo d'Oro. Iniziano le prime attività dell’Associazione, il cui nome è un riferimento al "filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno".

Assistenza e inserimento, il modello "Lega del filo d'oro"

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