Atti osceni, Luca Talice assolto anche in secondo grado
Sentenza del Tribunale di Milano: il Pm di Monza aveva presentato ricorso dopo l'assoluzione in primo grado
Atti osceni, Luca Talice assolto anche in secondo grado
Luca Talice assolto dalle accuse di atti osceni in luogo pubblico. E' la sentenza emessa giovedì dalla Corte d'Appello del Tribunale di Milano nei confronti dell'ex assessore regionale ed ex consigliere comunale della Lega Nord a Seregno. In primo grado l'ottico 46enne era stato assolto con formula piena dalle accuse di violenza sessuale nei confronti di due ex giovani padani.
Il presunto episodio in municipio
Contro la sentenza il Pm di Monza, Alessandro Pepè, aveva presentato ricorso per il solo episodio di presunti atti osceni, consumati con la ragazza nella macchinetta delle fotografie che alcuni anni fa si trovava in un corridoio del palazzo municipale di via Umberto I. Le parti civili invece avevano rinunciato all'appello. Oltre alle presunte violenze sessuali, Luca Talice ha sempre negato anche questo episodio.
Dopo la sentenza una preghiera in cimitero
Interpellato sulla vicenda giudiziaria, l'ex consigliere del Carroccio non ha voluto rilasciare alcun commento. Dopo aver appreso la sentenza ha raggiunto il cimitero dove sono sepolti i genitori, che avevano molto sofferto per la vicenda del figlio, per una preghiera.