Polizia di Stato

Atti persecutori, diffusione di video sessualmente espliciti: 50enne torna in carcere

Al monzese erano stati concessi i domiciliari

Atti persecutori, diffusione di video sessualmente espliciti: 50enne torna in carcere
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Atti persecutori, diffusione di video sessualmente espliciti, danneggiamento: 50enne in carcere. Nel primo pomeriggio di lunedì, il 3 luglio 2023, il personale della Squadra Mobile ha arrestato l'uomo, residente a Monza, in esecuzione del decreto emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Atti persecutori, diffusione di video sessualmente espliciti, danneggiamento

L'uomo, residente a Monza da moltissimo tempo, manifestava questi atteggiamenti ogni volta che terminava le relazione sentimentale di turno. Già indagato in passato, dopo un lungo periodo trascorso in carcere in esecuzione della misura cautelare, su richiesta della Procura di Monza, per i reati di atti persecutori, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e lesioni, ai danni di una coetanea monzese, l’uomo era stato condannato in via definitiva per un cumulo con fine pena aprile 2024.

Gli avevano concesso i domiciliari

Il percorso di recupero intrapreso volontariamente dall’uomo durante l’espiazione della condanna non è però stato sufficiente a modificare il comportamento del cinquantenne. Nel febbraio del 2023 il Tribunale di Sorveglianza di Milano riunito in Camera di Consiglio, ha respinto le istanze di misura alternative presentate dal difensore dell’arrestato. Tuttavia valutati gli esiti dell'istruttoria, a causa di gravi motivi di salute, gli ha concesso i domiciliari.

La violazione delle restrizioni

L’arrestato, ottenuta la misura meno afflittiva, si è comunque reso responsabile di una serie di violazioni alle prescrizioni imposte. Negli ultimi giorni di maggio ha provato a contattare una delle sue ultime vittime, appostandosi presso l’abitazione della donna senza però riuscire nell’intento di rintracciarla, fino a recarsi in ore notturne, sempre presso il domicilio della donna, dove, suonando il citofono con insistenza l'ha insultata con epiteti offensivi.

Torna in carcere

Dopo quest’ultimo episodio, il personale della Squadra Mobile ha immediatamente segnalato al Tribunale di Sorveglianza di Milano, le ripetute condotte in violazione della detenzione domiciliare del 50enne che, nonostante la condanna, ha continuato a porre in essere comportamenti persecutori particolarmente allarmanti, richiedendo l’aggravamento della custodia in carcere, provvedimento disposto con tempestività nella giornata di lunedì 3 luglio.

Diffuse anche video espliciti con numero di telefono

Il trascorso del 50enne è risultato caratterizzato da una personalità ambigua che gli permetteva di avvicinare le  donne con attenzioni e regali, ma quando queste si accorgevano della gelosia e cercavano di allontanarlo, lui metteva in atto una serie di comportamenti persecutori arrivando persino a mascherarsi e a imbrattare i quartieri di residenza delle vittime con scritte offensive a loro rivolte, nonché a diffondere su siti di incontri di incontri video che ritraevano la vittima in atteggiamenti a sfondo sessuale, creando così, a loro insaputa profili fake, nei quali forniva agli utenti in cerca di sesso  il vero numero di telefono della parte offesa.

Dal 2010 ad oggi l’uomo è stato indagato in stato di libertà dalle forze dell’ordine in svariate occasioni per reati contro la persona, tutti in danno di donne, nonché più volte indagato per truffa, reati che gli permettevano di godere di un tenore di vita agiato.

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