Auto cannibalizzata in via Miglio: «Mi hanno spolpato la macchina»
La banda di ladri che smonta e ruba pezzi di auto di lusso ha colpito ancora
«Mi hanno letteralmente spolpato la macchina». E’ incredulo Carlo Alberto Mercandelli per quanto accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana in via Gianfranco Miglio a Biassono, nella zona chiamata «Borgo della Seta».
Auto cannibalizzata in via Miglio a Biassono
«Io e mia moglie siamo usciti di casa alle 7.30 per portare i bimbi a scuola e abbiamo trovato la nostra auto, un’Audi Q5 Sportback, completamente smontata - racconta Mercandelli il giorno dopo l’accaduto - Ci siamo rimasti veramente male, anche perché questa è una bella zona, solitamente tranquilla».
La banda di ladri che cannibalizza auto di lusso aveva già colpito nel dicembre 2022, sempre in via Miglio. Nel mirino erano finite due macchine, una «Mercedes» e una «Bmw», dalle quali erano stati asportati fanali, volanti, impianti satellitari e tutto ciò che riguarda elettronica di alto livello.
Stavolta la vittima è un pilota italiano, l’unico ad aver indossato la maglia azzurra in tre diverse specialità: motocross, enduro e speedway su ghiaccio.
«Sono originario di Alessandria ma ho comprato casa qui perché mi piace la Brianza - ha commentato Mercandelli - L’unica volta che lascio la macchina fuori, tra l’altro un’auto di pochi mesi, me la ritrovo così».
«E’ la terza volta che succede una cosa del genere e queste persone restano impunite - sottolinea un residente in via Miglio, che ha subito un furto simile - Cosa dobbiamo aspettarci la prossima volta? Che ci tirino fuori dalle nostre auto per rapinarci o che vengano a rubare nei box? Sinceramente abbiamo paura e non ci fidiamo più a lasciare fuori la macchina nemmeno per cinque minuti. Non è giusto essere costretti a vivere in queste condizioni, bisogna intervenire».
Il racconto di un'altra vittima
«A me è capitato nel dicembre di due anni fa - racconta una delle vittime dei furti - Ho parcheggiato alle 18 e sono salito in casa a fare una doccia. Quando sono sceso, quaranta minuti dopo, ho trovato la mia auto senza volante. E se per caso fossi sceso qualche minuto prima? Mi sarei trovato faccia a faccia con i ladri. Purtroppo il senso di impunità porta inevitabilmente a un’escalation di questo tipo di episodi. Senza considerare il disagio arrecato: rimaniamo per mesi senza auto, in attesa che vengano riparate e poi comunque non tornano più quelle di prima. E chi ha un’auto aziendale, al secondo episodio di furti, non è più coperto da assicurazione. Non se ne può davvero più di questa situazione. Non si parla soltanto di furti ma di rischio pesante per l’incolumità di noi cittadini»