Monza

Auto in divieto e contromano: conducenti dei bus esasperati

Caos (e maleducazione) al capolinea di via Pergolesi

Auto in divieto e contromano: conducenti dei bus esasperati
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Le sbarre, installate per contrastare la sosta selvaggia (in un’area riservata ai bus) sono fuori uso ormai da mesi e i conducenti dei pullman sono tornati a fare i conti con file di auto posteggiate in divieto che rendono difficoltoso (se non impossibile) il transito. Tanto che sono arrivati a valutare se chiedere lo spostamento del capolinea.

Auto in divieto e contromano

A segnalare quanto accade in via Pergolesi, nello spiazzo accanto al centro sportivo e di fronte all’ospedale San Gerardo, a Monza, sono l’ex consigliere comunale (che lavora proprio come conducente di autobus) Salvatore Russo e il sindacalista Marco Rivela, delegato Rsu del deposito di via Aspromonte di Ugl Trasporti.
«Si tratta di una strada particolarmente trafficata - hanno spiegato - I parcheggi che ci sono, sono per lo più a pagamento e di conseguenza non capita di rado che le auto vengano lasciate anche laddove, in teoria, non è permesso».

Conducenti dei bus esasperati

In particolare proprio lungo la rientranza riservata agli autobus. «Lo spiazzo costituisce il capolinea per due linee, la 206, che è urbana e che percorre tutta Monza arrivando fino in via Luca della Robbia, e la 227 che invece è una linea interurbana che arriva da Muggiò», hanno precisato.
Le auto parcheggiate ai lati della strada, evidenziano, «spesso ostruiscono il passaggio, impedendo anche ai mezzi di potersi accostare e fermare».
Era stato proprio Salvatore Russo, quando sedeva in Consiglio comunale come esponente della Lega, a chiedere (e ottenere) che fossero installate delle sbarre.
«Il problema della sosta selvaggia non è nuovo e, con l’installazione delle sbarre, i disagi erano effettivamente diminuiti notevolmente - ha aggiunto il rappresentante sindacale - In ogni autobus era stata installata una piastrina magnetica e quando arrivavamo in prossimità delle sbarre, queste si alzavano automaticamente». I disagi erano diminuiti, ma non erano spariti. Questo perché le traverse erano state installate su un solo lato «e c’era chi entrava contromano, giravano l’auto e la lasciavano comunque parcheggiata lì».

"Dobbiamo andarcene noi?"

Da un giorno all’altro però, in estate, le sbarre hanno smesso di funzionare. «E progressivamente le auto sono tornate. Anche la sera, certe volte, accade che non si possa nemmeno entrare. Parcheggiano sui marciapiedi e molti entrano pure a notevole velocità, con tutti i rischi connessi per i passeggeri che scendono dai pullman, molti dei quali attraversano per raggiungere l’ospedale», ha affermato Marco Rivela. «Manovre» non consentite che spesso si accompagnano a una buona dose di maleducazione da parte degli automobilisti indisciplinati. «Accade spesso che ci rispondano male e che pretendano che siamo noi a spostarci».

"Le sbarre vanno ripristinate"

La rimozione forzata c’è, «ma è un rischio che pare non spaventare nessuno». Una situazione che sta esasperando i conducenti. «Avevamo valutato anche la possibilità di chiedere lo spostamento del capolinea - hanno concluso - Ma davvero dobbiamo cedere noi davanti alla maleducazione di certi automobilisti?». La richiesta è quella, non solo di ripristinare le barre fuori uso dalla scorsa estate, ma anche di installarne di nuove dall’altro lato dell’area in modo da impedire definitivamente l’accesso alle auto.

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