Vicenda chiusa

Autodromo, per la Fanzone tutti prosciolti

All’esito dell’udienza predibattimentale non sono stati ravvisati i presupposti per andare a processo

Autodromo, per la Fanzone tutti prosciolti
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Proscioglimento per i presunti abusi edilizi nella zona della Fanzone allestita  in Autodromo per il centenario del Gp di Formula 1 di Monza. Lo ha decretato venerdì 30 maggio 2025 il tribunale di Monza (giudice Gianluca Polastri).

Tutti prosciolti per la Fanzone in Autodromo

All’esito dell’udienza predibattimentale (una novità procedurale introdotta dalla Riforma Cartabia),  non sono stati ravvisati i presupposti per andare a processo, stabilendo dunque il «non luogo a procedere» per l’allora legale rappresentante dell’autodromo di Monza Alessandra Zinno, e per il committente e direttore dei lavori Umberto Andreoletti, entrambi difesi dall’avvocato Attilio Villa.

Ora la procura può comunque ricorrere contro questa decisione. Oggetto dell’accusa erano i manufatti e i campi da padel allestiti nel Gp del centenario «in area sottoposta a vincolo paesaggistico e monumentale all’interno del Parco».

Le accuse tutte cadute

Secondo la pubblica accusa, «le opere contestate, pur essendo provvisorie» non potevano «rientrare nella normativa della cosiddetta edilizia libera» ed erano state realizzate «in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali», in particolare quella «relativa al Piano territoriale di coordinamento del Parco della Valle del Lambro».

Contro il sequestro, nell’estate 2023, si era pronunciato il gip, che non aveva ritenuto la sussistenza del reato penale di contravvenzione edilizia, sposando la tesi dell’avvocato Villa, secondo cui la Conferenza dei servizi aveva in extremis «accertato la compatibilità urbanistica delle opere» e quindi fatto «venire meno il pericolo di pregiudizio al bene giuridico».

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