Cronaca

Aveva bruciato le mascherine in piazza a Milano: no vax nel mirino della Polizia

L'uomo aveva minacciato anche sui social azioni contro il Festival di Sanremo.

Aveva bruciato le mascherine in piazza a Milano: no vax nel mirino della Polizia
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Aveva bruciato  mascherine in Piazza XXV Aprile a Milano, no vax perquisito dalla Polizia di Stato. Durante l’attività sono stati ispezionati e poi sequestrati a carico del soggetto tre dispositivi mobili e un personal computer, nonché i suoi tre profili Facebook usati per commettere i reati.

La Polizia di Stato perquisisce no vax che aveva bruciato le mascherine  a Milano

Nella serata di ieri, domenica 28 febbraio 2021, il personale della Digos di Milano e del Compartimento di Polizia Postale della Liguria, unitamente alla Digos di Massa Carrara ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale a carico del massese F.N., nato nel 1970, emesso da Alberto Nobili, coordinatore della Sezione Distrettuale Antiterrorismo di Milano.
L’iniziativa giudiziaria si è resa necessaria a seguito di una serie di azioni di protesta poste in essere dal massese in occasione di una manifestazione No Vax,  svoltasi lo scorso 20 febbraio a Milano per conto del movimento Reopen Italia, venendo indagato per i seguenti reati: istigazione a delinquere, istigazione a  disobbedire alle leggi, offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, vilipendio della Repubblica, propaganda e  istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa nonchè le violazioni contestate anche ad  altri manifestanti. F.N. in più occasioni ha invitato i partecipanti, adunatisi in piazza XXV Aprile alle 16 previa regolare preavviso per conto di Reopen Italia, a violare le prescrizioni notificate dalla Questura, non indossando i sistemi di protezione individuale e bruciando le mascherine in piazza. Poco dopo una trentina
di manifestanti si sono mossi senza mascherine verso corso Como dopo aver cercato di entrare nell’esercizio commerciali Eataly. Arrivati in piazza Gae Aulenti hanno continuato a lanciare slogan come “libertà libertà”, invitando i presenti in piazza a levarsi la mascherina.

Durante queste azioni, diffuse in diretta via Facebook, l’uomo ha istigato a compiere azioni eclatanti a Sanremo nel corso della manifestazione canora del Festival,  minacciando “di far saltare il baroccio”, “di caricare la polizia”, “di fare un macello”, profferendo le seguenti frasi: “Dal momento in cui ci mettiamo la mascherina perdiamo noi! Deve perdere lo Stato. La mascherina non ce la si mette! Fa vergogna lo Stato. Fa vergogna la Polizia. Il Covid è la più grande truffa della storia di tutti i tempi. E’ stato creato dal Nuovo Ordine Mondiale per distruggere l’economia di tutti i paesi è il simbolo della sudditanza al potere economico io sto con chi  vuole cacciare quel porco di Mattarella e quel maiale di Draghi”.

“Gran falò di mascherine”

Successivamente ha manifestato l’intenzione di compiere in questo capoluogo un’ulteriore iniziativa, prevista per il 28 febbraio, pubblicizzata sui profili social con  un post  di chiara matrice antisemita. “Milano domenica 28 piazza XXV aprile ore 15 gran falò delle mascherine. Posizioneremo un’ara e bruceremo le mascherine. Il simbolo del potere sionista e massonico del nuovo ordine mondiale, di tutti i partiti italiani e del gruppo Bildenberg-Draghi”. L’iniziativa, preavvisata, è stata poi revocata anche alla luce dell’avvenuta notifica a quattro manifestanti, tra cui F.N.  del foglio di via obbligatorio dal comune di Milano.

Durante l’attività sono stati ispezionati e poi sequestrati a carico del soggetto tre dispositivi mobili e un personal computer, nonché i suoi tre profili Facebook  usati per commettere i reati per cui la Polizia ha poi proceduto.

Inoltre in casa dell’uomo sono state rinvenute e sequestrate fiale di materiale anabolizzante venendo indagato anche per il reato di ricettazione.
L’attento monitoraggio della rete, in corso da giorni da parte del Compartimento della Polizia Postale della Liguria, al fine di prevenire e scongiurare eventuali  turbative del sereno svolgimento della kermesse canora, che apre i battenti, nella giornata di domani, dal palco del teatro Ariston di Sanremo, ha consentito, altresì,  di congelare gli account utilizzati da N.F.  per istigare ad azioni violente con la finalità di boicottare il festival.

Il prezioso risultato è stato ottenuto grazie al sofisticato dispositivo di protezione cibernetica posto in essere, come ormai da anni, dalla polizia postale e delle  comunicazioni, attraverso l’approntamento di un dedicato servizio di monitoraggio ed analisi in tempo reale delle minacce, messo in campo h24 dagli specialisti della  polizia in collaborazione con i servizi di sicurezza tecnologica dell’importante manifestazione nazionale, finalizzato ad instaurare un flusso di information-sharing costante tra il Cnaipic, la dipendente articolazione territoriale e l’infrastruttura critica informatizzata destinataria del servizio di protezione.
La manifestazione, quest’anno al centro di polemiche per la concomitanza con l’emergenza Coronavirus, ha richiesto una meticolosa attività di osservazione da parte  degli investigatori, per scongiurare che, frange di disturbatori possano infiltrarsi anche fra i manifestanti autorizzati, con il solo obiettivo di arrecare disordini.

Con le sue dirette invitava i suoi follower a seguirlo nelle sue imprese al grido di “andiamo a spargere il virus” chiaramente alludendo al fatto  che le manifestazioni di protesta, da lui inscenate, sarebbero state fatte senza alcun rispetto per le normative antiCovid.

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