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Baby gang scatenate, papà disperato: "Fate qualcosa"

Dopo l'aggressione a scuola a Muggiò con le forbici, un papà denuncia: "Fate qualcosa è insostenibile"

Baby gang scatenate,  papà disperato: "Fate qualcosa"
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"Sono un genitore esasperato della situazione tragica che c'è per le strade di Muggiò. Fate qualcosa per fermare le baby gang". La lettera di un papà è arrivata dopo l'ultima aggressione avvenuta a scuola.

Baby gang in azione

Le aggressioni e le minacce avvenivano a scuola. E il responsabile era un giovanissimo, un 14enne che, armato di forbice, terrorizzava un coetaneo, perseguitandolo negli spazi comuni dell’istituto che entrambi frequentavano.

Fatti gravissimi per i quali il Questore ha fatto scattare l’ammonimento, provvedimento che consiste nell’«invito» ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Con le modifiche introdotte dal decreto Caivano, infatti, è stata inoltre estesa la possibilità di emettere il provvedimento dell’ammonimento anche nei confronti di minori, tra i 12 e 14 anni, e il Questore, in provincia, ne ha già adottati tre.

Uno dei quali nei confronti del ragazzino di Muggiò che minacciava il coetaneo a scuola. La segnalazione era arrivata dai Carabinieri: il 14enne, residente proprio a Muggiò, aveva preso di mira per futili motivi un suo coetaneo aggredendolo fisicamente e minacciando di morte e arrivando a puntargli contro la lama di forbice appuntita. Il tutto avveniva all’interno degli spazi comuni scolastici dell’istituto che entrambi frequentano.

Lo sfogo di un papà

Da qui la lettera disperata di un papà, che riportiamo integralmente.

In questa cittadina vige il far West e non è tanto per dire bensì una "normalità". Ragazzini abbandonati a sé stessi, genitori inesistenti. C'è una banda, o gang come si usa chiamarla oggigiorno, che continua a padroneggiare su questa cittadina. Ragazzi che vanno dai 12 anni ai 18, ufficialmente si muovono loro, con minacce e aggressioni nei confronti dei loro coetanei. È un gruppo misto, sia di etnie che di sesso; ragazzine 13enni che rimangono fuori casa fino a notte inoltrata, spesso brille, ragazzini che si credono di essere intoccabili e, fondamentalmente lo sono, perché la legge non può fare tanto. Escono con armi in tasca, che siano forbici o coltellini, minacciano qualsiasi ragazzo passi sotto la loro mira, indipendentemente che ci sia un loro trascorso dietro o meno. I genitori, quelli presenti per i loro figli e che cercano d'insegnare l'educazione, l'onestà, il rispetto, si vedono costretti a dover limitare la libertà dei propri figli per timore che questi escano ed incontrino uno di questi elementi, o più, che potrebbe causare una qualsiasi situazione sgradevole. L'assenza della legge non fa' altro che peggiorare la situazione. Un ammonimento, da parte del Questore, mi ricorda semplicemente una qualsiasi baby Sitter che dice " hai fatto il cattivo e lo dico alla mamma. Prometti di non farlo più" questo è, null'altro. Vorrei tanto capire la figura degli assistenti sociali dove sia, come vorrei capire dove sia la figura degli educatori delle comunità che ospitano anche alcuni di questi ragazzi.
Possibile che non ci sia nessun modo per contrastare questa realtà? Possibile che non ci sia un vero inasprimento della legge? Possibile che un genitore debba convivere sempre con l'ansia del "chissà dove sono questi"? Possibile che non ci si possa sentire tranquilli nel camminare per la via principale, nel pomeriggio, perché questi soggetti hanno come punto di ritrovo l'unica via di transito del centro? Possibile che i genitori di questi ragazzi, e stiamo parlando si almeno una ventina di ragazzi, siano tutti ciechi e sordi? Perché solo con queste disabilità potrei giustificare il non sapere cosa combinino in giro. Capisco di poter apparire una persona senza cuore dopo queste parole ma non è giustificando il trascorso che si può migliorare ed insegnare a vivere onestamente anzi, così facendo, si peggiora semplicemente la loro situazione. Se solo ci fosse un reale interessamento e un pugno di ferro da parte delle istituzioni, forse il passaggio al Beccaria e a San Vittore potremmo davvero evitarlo. E potremmo evitare una possibile futura sciagura a discapito di qualche ragazzo per bene.

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