Bambino va a scuola con colpi di pistola
Il bambino li aveva presi in casa. Perquisita l'abitazione, sono stati sequestrati altri 48 colpi, una sciabola e due coltelli
Il libro di matematica, un quaderno, l'astuccio e dei colpi di pistola 357 magnum. E' la scena materializzatasi in una scuola della Brianza dove sono intervenuti i Carabinieri
I colpi di pistola a scuola
Era appena terminata la pausa pranzo quando, nella mensa di una scuola primaria della Brianza, una maestra ha notato un gruppetto di bambini di IV intenti a osservare con curiosità qualcosa di misterioso che luccicava tra le mani di uno di loro. Si è quindi avvicinata e, alla richiesta di mostrarle cosa avesse in mano, uno dei giovani studenti è corso via. Subito raggiunto, non ha potuto fare altro che aprire quel pugno che teneva chiuso stretto a sé e rivelare cosa stesse celando: erano due proiettili Speer calibro .357 magnum.
Tra l’incredulità delle altre insegnanti, sono stati subito avvisati i militari della Compagnia di Seregno che, per non alimentare la preoccupazione, sono giunti sul posto in abiti “borghesi”, hanno atteso fino al termine delle lezioni l’arrivo dei genitori del bambino e con essi si sono portati presso la loro abitazione di residenza per effettuare una perquisizione e verificare come i colpi potessero essere finiti così facilmente nelle mani del minore.
Le verifiche nell'abitazione
Al termine delle verifiche gli uomini dell’Arma hanno appurato che il minore aveva preso quelle munizioni da una scatola riposta sopra un armadio e hanno proceduto al sequestro degli ulteriori 48, di una sciabola in metallo lunga 118 com e di due pugnali, rispettivamente di 23,5 e 35 cm
Il padre del ragazzo è stato deferito ai sensi dell’art. 20 bis della legge 110/1975 per omessa custodia delle munizioni nonché, ai sensi dell’art. 697 c.p., per detenzione abusiva di armi in quanto, a seguito di un approfondito controllo, non essendo più in possesso di un valido titolo alla detenzione – scaduto nel 2012 – delle armi e materiali esplodenti e per aver omesso di denunciare il cambio di luogo di residenza.
Le cartucce sequestrate, benché senza il supporto delle pareti della camera di cartuccia e della canna di un’arma perdano gran parte del loro potere offensivo, certamente se colpite sul fondello avrebbero potuto vedere l’attivazione dell’innesco, la conseguente esplosione del colpo e la proiezione di pericolosissime schegge dell’ottone di cui è composto il bossolo.