Barista molestata per strada viene salvata da un clochard

La 24enne stava andando al lavoro quando un uomo ha iniziato a seguirla

Barista molestata per strada viene salvata da un clochard

Barista molestata per strada viene salvata da un clochard

«Ha iniziato a importunarmi non appena scesa dal bus. E se non fosse stato per quel senzatetto che non ci ha pensato due volte ad aiutarmi, non so cosa sarebbe potuto capitarmi». A raccontare quanto capitatole è una 24enne monzese, residente a San Rocco, che ogni giorno si sveglia all’alba per prendere il pullman e andare a lavorare nel bar Villa Vecchia 1865 di via Porta Lodi, a pochi passi dal centro. Così ha fatto anche domenica scorsa. Solo che, in quel caso, le cose hanno preso una piega decisamente diversa.

«Poco dopo le 6, come di consueto, ho preso la 221 e sono scesa alla fermata di corso Milano – ha raccontato ancora sconvolta la ragazza – Non appena le porte dell’autobus si sono chiuse ho notato un gruppo di ragazzi stranieri sostare non lontano dalla fermata, nei giardini antistanti la stazione. Uno di loro si è staccato dagli altri e mi si è avvicinato. Non sapevo cosa volesse o il motivo per cui avesse preso di mira proprio me, fatto sta che ha iniziato a importunarmi».

Essendo le 6.30 di domenica mattina, la città era quasi deserta. E dunque non c’era nessuno, lungo la strada, a cui la 24enne potesse chiedere aiuto. «Inizialmente pensavo che avrebbe desistito in fretta – ha proseguito – Era in uno stato visibilmente alterato e speravo che si stancasse in fretta». Invece ha continuato a seguirla lungo tutto il tragitto che percorre per andare al bar. «Mi seguiva urlandomi di sposarlo, così avrebbe potuto ottenere la cittadinanza; mi si metteva davanti in maniera tale da impedirmi di proseguire. Ero terrorizzata, ma ho cercato di mantenere la calma».

Una situazione decisamente sgradevole, dalla quale la giovane non sapeva più come uscire. Fino a quando non si è ricordata che qualcuno che conosceva avrebbe potuto darle una mano. «Ho deciso di passare per piazza Cambiaghi – ha spiegato – Sapevo che lì dormono dei clochard, gli stessi che spesso vengono al bar da me a prendere il caffè. Li conosco e so che sono brave persone».
E infatti, arrivata sotto i portici della piazza, è riuscita ad attirare l’attenzione di uno di loro. «Stavano ancora dormendo, ma uno di loro mi ha sentita. Si è alzato ed è subito corso verso di noi affrontando il giovane che mi stava infastidendo e riuscendo a farlo allontanare».

Non solo. Si è anche premurato di «farle da scorta» accompagnandola fino al bar. «Per quanto riguarda lo straniero che mi ha seguita non so chi fosse – ha concluso – ma posso dire che era visibilmente in stato di alterazione e ho temuto davvero che mi facesse del male. Non è ovviamente una questione di razzismo, anche perché sono fidanzata con un ragazzo egiziano, quindi di certo non ho pregiudizi. Il problema è che spesso, soprattutto la mattina presto, la città è vuota e poco presidiata. Non è la prima volta che in corso Milano mi succedono cose poco piacevoli, ma nessun caso si è rivelato grave quanto quello capitatomi domenica».