Barlassina, 17 anni in carcere ma la salvezza grazie alla scrittura
Diciassette anni di carcere, tanta rabbia dentro, poi la salvezza grazie alla scrittura. E’ incredibile la vita di Giuseppe Barbagallo, 84enne barlassinese di origini calabresi, che nei suoi tre libri di poesie e due romanzi ha riversato sentimenti, pensieri, amore, dolore.
Diciassette anni di carcere, tanta rabbia e poi la salvezza grazie alla scrittura. E’ incredibile la vita di Giuseppe Barbagallo, 84enne barlassinese di origini calabresi, che nei suoi tre libri di poesie e due romanzi ha riversato sentimenti, pensieri, amore, dolore. "La scrittura mi ha aiutato a sfogarmi quando sono uscito dal carcere e da allora non ho più smesso", racconta.
Nato il 20 aprile 1932 a Samo di Calabria, nel Reggino, da ragazzo lavorava come carbonaio sull’Aspromonte. "A 20 anni sono stato arrestato con l’accusa di omicidio ma l’ho sempre respinta e non mi sono mai rassegnato a questa condanna", spiega. In quel periodo buio però Barbagallo si è costruito la sua cultura da autodidatta leggendo i poeti classici e moderni.
Nel 1969 arriva a Barlassina, trova lavoro e sposa Maria. Ma proprio mentre stava iniziando una vita normale, capisce che non riesce a lasciarsi alle spalle il passato. "Era la rabbia che mi faceva scrivere e così è nato “Ombra dietro le sbarre”, il libro nel quale racconto la mia esperienza in carcere". Esternato quell’impeto doloroso, si è aperto ai sentimenti e ha iniziato a comporre poesie, soprattutto d’amore e ha trovato il suo riscatto.
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