"Battaglia" legale a Monza tra Striscia la Notizia e Claudio Baglioni
Il reato contestato alla trasmissione è quello di diffamazione aggravata ai danni del cantautore romano
La battaglia legale fra Striscia la Notizia e Claudio Baglioni finisce davanti al giudice. Nei giorni scorsi, la procura di Monza ha formalizzato la citazione diretta a giudizio per l’autore del tg satirico Antonio Ricci, per i comici conduttori Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, per l’inviato Antonio Montanari (alias ‘Mago Casanova’), e per l’altro presentatore Gerry Scotti.
"Battaglia" legale a Monza
Il reato contestato è quello di diffamazione aggravata ai danni del cantautore romano, di cui il programma Mediaset si è occupato più volte in toni irridenti e sarcastici. Ricci è imputato in qualità di «autore e comunque curatore del libro dal titolo ‘Tutti poeti con Claudio», che veniva pubblicizzato all’interno del sito ufficiale della trasmissione. Volume che, a giugno 2022, è stato fatto oggetto di sequestro dal gip del tribunale brianzolo, così come chiesto dai legali del musicista, gli avvocati Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci.
Striscia la Notizia e Claudio Baglioni ai ferri corti
Baglioni è stato accusato più volte nel corso delle puntate di Striscia di aver copiato, all’interno dei testi di molte sue canzoni, frasi ed espressioni da poeti e scrittori, senza renderlo noto al pubblico.
"Amnesia, furbate, scopiazzature dimenticate, smemorato, distrattone" sono alcune delle parole usate da Striscia. I presentatori e l’inviato avrebbero in più puntate partecipato a questa presunta campagna diffamatoria. Il processo stato fissato a gennaio 2025, davanti al giudice di Monza Roberta Russo. In un’intervista concessa al Corriere a giugno 2022, Ricci si era difeso dalle accuse, sostenendo che quelle rivolte a Baglioni non erano offese, e che la trasmissione diceva la «verità facendo della satira».