Beffa per i lavoratori del turno di notte, auto cannibalizzare dai ladri nel parcheggio dell'azienda
E' accaduto alla Stmicroelectronics. I sindacati Uilm e Usb: "Fatto grave, chiediamo interventi dell'azienda".
Quando sono tornati alle loro auto, dopo il turno di notte, per fare ritorno a casa, le hanno trovate a pezzi. Anzi, senza diversi pezzi.
Auto smontate dai ladri
E’ l’incredibile disavventura che ha per protagonisti, loro malgrado, tre delle migliaia di dipendenti della sede di Agrate Brianza di Stmicroelectronics. Per loro oltre al danno ingente anche la beffa di non poter contare su alcun risarcimento perché l’azienda e le compagnie assicurative si rimbalzano la responsabilità.
Il blitz durante il turno di notte, colpite tre auto
A raccontare quanto accaduto è una delle tre vittime dei ladri-cannibali.
"Lunedì sera della scorsa settimana mi sono recato al lavoro per il turno di notte, poco prima di mezzanotte - ha raccontato il proprietario di una Bmw - Come al solito ha parcheggiato nel posteggio interno multipiano dell’azienda. Terminato il turno, sono tornato all’auto e, una volta aperta la portiera, ho trovato l’amara sorpresa; il volante, il navigatore, la plancia era spariti, smontati a regola d’arte. Mancavano all’appello anche alcuni oggetti personali".
Giusto il tempo di rendersi conto di quanto accaduto e altri due colleghi dello stesso turno si sono accorti di aver subito la stessa sorte.
"Anche la Bmw di un collega ha subito la stessa sorte - ha proseguito il dipendente della St - Alla Mercedes di un altro, invece, mancava il volante. Non ci è rimasto altro che chiamare i carabinieri a cui abbiamo sporto denuncia. A loro ho anche riferito di aver notato, poco prima di parcheggiare l’auto, alcuni individui che si aggiravano nei pressi nel parcheggio. Mai avrei pensato che avrebbero potuto mettere a segno un blitz del genere per altro in un’area recintata dell’azienda".
Nessun risarcimento
Oltre il danno, però, per i tre dipendenti, c’è anche la beffa di non poter contare su alcun risarcimento, per il momento.
Secondo quanto riferito dalle vittime dei furti, infatti, nessuno risponderà dell’accaduto essendoci all’ingresso del parcheggio un cartello che fa presente che lo stesso è incustodito.
"Le stesse assicurazioni, però, non rispondono perché il furto e il danneggiamento sono avvenuti in un parcheggio privato, recintato - ha aggiunto ancora il dipendente - In sostanza per noi una doppia beffa. Per altro ci risulta che altri furti siano avvenuti in passato nello stesso parcheggio. Un collega ha trovato l’auto sui mattoni, senza le ruote".
Appello ai sindacati
I tre lavoratori non vogliono comune arrendersi.
"Abbiamo interpellato i sindacati - ha concluso - per capire se in qualche modo ci possa essere riconosciuto il danno. E’ assurdo, infatti, che chi va al lavoro debba tornare a casa di fatto senza avere più l’auto. Oltre a ciò auspichiamo che si faccia qualcosa per il futuro, dotando il parcheggio di un servizio di sorveglianza".
La risposta di Uilm e Usb
Una prima risposta all'appello è arrivato dalle rappresentante sindacali di Uilm e Usb all'interno di Stmicroelectronics.
Nei giorni scorsi le due sigle sindacali hanno diffuso un comunicato congiunto.
"Nei giorni scorsi, nel parcheggio del turno notturno, sono state scassinate tre autovetture che hanno subito furti con gravi danni. Abbiamo chiesto immediatamente, come RSU Uilm e Usb, un incontro con la direzione aziendale e il responsabile della security per discutere dell’accaduto e di come l’azienda intenda porre rimedio all’accaduto, ma come al solito l’azienda fa orecchie da mercante e non ci ha risposto. Le RSU Usb e Uilm reputano grave quanto accaduto perché l’impressione che si ha e che l’azienda è diventata terra di nessuno, dove si può manomettere tranquillamente l’urna durante le elezioni della RSU (posta all’interno della portineria) e dove possono avvenire furti con scasso nei parcheggi in prossimità della portineria. Ancora una volta i lavoratori non vengono rispettati e rassicurati con misure che impediscano il ripetersi di questi episodi sconcertanti, ma si accetta passivamente tutto come fossero eventi ineluttabili e non evitabili".